Chet Holmgren: “È stato un buon debutto ma posso migliorare”

Il debutto di Chet Holmgren coincide con quello di Victor Wembanyama. I due dimostrano di voler fare sul serio sin dall’inizio, anche se quella tra Spurs e Thunder era solo la primissima partita della stagione.

Il francese segna 20 punti in altrettanti minuti, il rookie di OKC ne sfiora la doppia doppia con 21 punti e 9 rimbalzi in 19 minuti. È uno spettacolo entusiasmante per il pubblico, per le due squadre e per la NBA che sperava in un debutto di questo tipo per entrambi i giocatori.

Ero galvanizzato, è solo l’inizio di una stagione molto lunga. Sappiamo che possiamo migliorarci ogni sera. Abbiamo un grande gruppo e stiamo cercando di creare la chimica

Chet Holmgren

Non è necessario essere dei grandi intenditori di basket per capire che i due ragazzoni (Wembanyama 19 anni, Holmgren 21) si iscrivono ad una categoria di talenti generazionali. Sicuramente hanno ancora tutto da dimostrare; la loro carriera è appena iniziata, ma le caratteristiche ci sono.

In più la partita tra Spurs e Thunder diventa ancora più entusiasmante quando Wembanyama e Holmgren vanno l’uno contro l’altro solo per qualche istante: il lungo degli Spurs mostra i muscoli dopo aver subito un fallo da and-one e poi inchioda al ferro di fronte all’avversario. Chet invece risponde col tiro da tre punti (2/2) prendendosi anche dello spazio da point forward.

Penso di aver fatto un buon lavoro. Posso migliorare ogni aspetto del mio gioco, ma devo dare credito ai miei compagni, allo staff e al pubblico che mi hanno aiutato tanto

Chet Holmgren

Anche il suo è un ottimo debutto che certifica il suo buono stato di salute dopo un anno trascorso tra infermeria e fisioterapia per un grave infortunio alla caviglia: 7/10 dal campo senza spingere eccessivamente sull’acceleratore.