Hansen Yang è già l’asset più prezioso dell’intera NBA
Hansen Yang ha esordito in Summer League attirando oltre 5.2 milioni di spettatori dalla sola Cina: numeri da Playoff per il rookie dei Blazers
Le qualità tecniche di Hansen Yang erano ben chiare agli scout NBA ben prima del Draft 2025. Il suo mix di potenza, tocco e visione di gioco aveva acceso l’interesse di molti, ma sono bastate pochissime apparizioni in Summer League per confermare che il 20enne cinese non è soltanto un lungo promettente (come sottolineato anche da Nikola Jokic): è un vero e proprio fenomeno mediatico.
L’esordio con i Blazers contro i Grizzlies ha registrato un dato impressionante: oltre 5.2 milioni di spettatori connessi dalla sola Cina. Un confronto utile? Una gara di primo o secondo turno di Playoff NBA, negli Stati Uniti, raramente supera i 4.8 milioni di spettatori live. In pratica, il debutto di Yang ha generato più engagement di una partita post-season americana, nonostante una copertura televisiva infinitamente più ridotta.
Il messaggio è chiaro: l’Asia, e in particolare la Cina, ha fame di basket. Da anni la NBA cerca di riconquistare quel pubblico perso con il declino di Yao Ming, senza mai trovare un volto davvero credibile: né il giapponese Yuki Kawamura (trasformato quasi in meme), né l’esperimento forzato di Kyle Anderson (naturalizzato cinese per esigenze FIBA) sono riusciti a creare un seguito autentico. Yang, invece, sembra poter cambiare tutto.
Non si tratta solo di potenziale in campo: è la perfetta combinazione di talento e identità, un’icona culturale in divenire. A 20 anni, Yang non è soltanto una scommessa tecnica per i Blazers, ma è già – dati alla mano – l’asset economico più potente dell’intero ecosistema NBA. E la sensazione è che siamo solo all’inizio.