Eurobasket, l’Italia di Pozzecco tra dubbi e speranze

Tra dubbi tattici e nuove speranze, l’Italbasket di coach Gianmarco Pozzecco si prepara all’esordio a Eurobasket 2025 con il sogno di conquistare una medaglia

Italbaske Eurobasket 2025

In un torneo che promette talento diffuso e un livello medio altissimo, l’Italbasket di Gianmarco Pozzecco si presenta come una potenziale outsider di Eurobasket 2025, al pari di nazionali come Turchia, Finlandia e Montenegro.

Nonostante le buone intenzioni, il pre-Europeo ha sollevato più dubbi che certezze, lasciando in eredità diverse perplessità tattiche e mancanze strutturali nel roster.

I principali limiti

Il problema principale resta la mancanza, come alternativa a Pajola, di un playmaker puro. Darius Thompson ha offerto ordine e solidità in alcune fasi, ma non basta per risolvere una lacuna che si trascina da tempo.

L’attacco azzurro vive molto delle transizioni, mentre nei possessi a difesa schierata emergono spesso momenti di empasse. Il torneo amichevole di Atene, chiuso con una brutta sconfitta contro una Grecia priva dei suoi big, ha confermato i limiti offensivi in situazioni statiche.

Le possibili sorprese

Saliou Niang, l’arma inattesa

Una nota positiva è arrivata da Saliou Niang, 21enne di origini senegalesi. La sua versatilità e il suo atletismo hanno aggiunto freschezza a un gruppo che ne aveva bisogno. L’azzurro classe 2003 potrebbe rivelarsi una delle sorprese (occhio anche al finlandese Miikka Muurinen) più interessanti dell’intera manifestazione.

I leader della squadra

Simone Fontecchio, il riferimento assoluto

Il leader designato è Simone Fontecchio, che avrà la responsabilità di caricarsi, ancora una volta, sulle spalle l’attacco azzurro. I suoi tiri in isolamento e la capacità di segnare nei momenti difficili saranno fondamentali per restare competitivi.

Danilo Gallinari, esperienza e punti nelle mani

Accanto a lui, Danilo Gallinari rappresenta ancora il miglior scorer della squadra. A 37 anni, reduce dal titolo vinto a Bayamon, il Gallo porta qualità e talento offensivo, ma la sua gestione a livello difensivo e di minutaggio sarà un rebus per Pozzecco.

Quali prospettive per gli Azzurri?

Se l’Italia riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra gioco in velocità e solidità a metà campo, e se i giovani come Niang e Diuof sapranno emergere accanto ai veterani, gli Azzurri potranno davvero sognare un ruolo da mina vagante a Eurobasket e, perché no, puntare a una medaglia. In caso contrario, il rischio è quello di restare una squadra talentuosa ma incompleta, incapace di compiere il salto di qualità.

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