Bobby Portis: “Ryan Rollins sarà il nostro Nembhard”
Bobby Portis sarà ancora il faro della second unit dei Bucks, ma l’ex Bulls scommette sull’exploit di Ryan Rollins
La stagione dei Milwaukee Bucks non può che aprirsi con un ineludibile punto interrogativo sulle prospettive di una squadra che sembra, da un momento all’altro, destinata a salutare il suo uomo franchigia, Giannis Antetokounmpo.
Eppure la partenza di Damian Lillard, di ritorno a Portland, potrebbe già rappresentare una prima sliding door per la carriera NBA di qualche giovane role player ma dal repertorio ancora, in parte, inesplorato: il veterano Bobby Portis ne è convinto e non ha dubbio alcuno su chi sia l’indiziato.
Intervistato durante una puntata di Run it back, in onda su FanDuel TV, il prodotto di Arkansas ha evidenziato le sue aspettative sui miglioramenti di Ryan Rollins, fresco di rinnovo triennale con player option al termine della terza stagione, ma ha anche inquadrato, in seconda battuta, quella che potrebbe essere la sua ideale collocazione nello scacchiere di Doc Rivers:
Come tipo di giocatore è un Andrew Nembhard, in grado di avere un impatto sui due lati del campo, di pressare l’attaccante a tutto campo, di trattare la palla, di saper fare la combo guard così come di tirare da 3. Un grande giocatore nel saper fare la scelta giusta al momento giusto
Bobby Portis
I due giocatori sono accomunati da un ingresso nella lega avvenuto nello stesso anno, con il Draft NBA 2022, e con una chiamata arrivata per entrambi al secondo giro. Il primo ha sicuramente trovato una dimensione più congeniale a metterne a frutto i pregi a beneficio del gruppo, o magari anche solo a coltivarli, al punto da aver recitato un ruolo assai prezioso, soprattutto prima della Post Season, nella cavalcata degli ultimi Indiana Pacers.
Il secondo, scelto dai Warriors, non si può certo dire abbia goduto della stessa stabilità lungo il proprio percorso, il quale lo ha visto passare anche da Washington e trascorrere, a ranghi alterni, varie settimane in G League durante la militanza in tutte e tre le franchigie. Si tratta di differenze che non possono non incidere nelle statistiche dell’una e dell’altra carriera.
Chissà, comunque, che le parole del compagno Bobby ma anche la più concreta firma del nuovo contratto, non possano imprimere quella fiducia incrollabile che sta sempre alla base di ogni stagione di svolta nella carriera di un giocatore di contorno: sarebbe, in fondo, un signor regalo per tutti i Milwaukee Bucks.