Jaylen Brown sul caso scommesse: “L’NBA deve tutelare i giocatori”
La stella dei Celtics chiede alla lega un cambio di rotta sulle scommesse, sostenendo che creano un clima di negatività tra i giocatori
Il tema delle scommesse sportive continua a tenere banco nella NBA, con tensioni sempre più evidenti tra giocatori, tifosi e lega. Nelle ultime ore è intervenuto anche Jaylen Brown, vicepresidente dell’associazione giocatori, che ha espresso preoccupazione per l’influenza crescente del gioco d’azzardo sull’ambiente della lega.
Il giocatore dei Celtics ha accusato l’NBA di non fare abbastanza per proteggere i propri atleti, sottolineando come la pressione legata alle scommesse stia generando un clima di ostilità e sfiducia dentro e fuori dal campo.
La lega non ha fatto abbastanza per preparare e supportare i giocatori. C’è l’idea che, siccome guadagniamo molto, dovremmo saper gestire la pressione e la negatività legate alle scommesse, ma tutto questo crea solo un clima tossico intorno al gioco e ai giocatori
Jaylen Brown
Di certo non aiuta il fatto che la stessa NBA abbia siglato accordi di partnership commerciale con diversi siti di scommesse e di gioco d’azzardo. Queste intese generano entrate enormi e un numero crescente di franchigie ha avviato collaborazioni con tali piattaforme. Brown ritiene che tutto ciò abbia un impatto molto negativo sui giocatori:
Si parla sempre di far crescere il business, ma non sono sicuro che si stiano affrontando abbastanza le conseguenze che tutto questo comporta. Noi giocatori non guadagniamo nulla dalle scommesse, eppure dobbiamo fare i conti con tutta la negatività che ne deriva
Jaylen Brown
In settimana il Commissioner Adam Silver ha invocato regole più severe sulle scommesse sportive, spiegando che la NBA ha chiesto ai propri partner di ritirare alcune offerte legate alle prestazioni dei giocatori, nel tentativo di prevenire possibili manipolazioni del gioco.