La nuova dimensione offensiva dei Miami Heat: “Tutti sono coinvolti”
La stagione offensiva dei Miami Heat è partita col piede giusto, e Bam Adebayo, in un’intervista recente, ha raccontato come la squadra stia cambiando volto sotto la guida di Spoelstra
Bam Adebayo è orgoglioso dell’evoluzione del gioco dei “nuovi” Heat. Dopo i 144 punti messi a referto contro i Grizzlies e la vittoria sui Knicks per 115-107, sono arrivati altri 146 punti rifilati ai malcapitati Hornets.
Anche se sono solo quattro le partite giocate finora, il cambio di imprinting voluto da Coach Spoelstra non è passato inosservato: più punti in transizione, meno palleggi e la sensazione che a Miami il focus si sia spostato sulla metà campo offensiva. Numeri alla mano, nelle ultime dieci stagioni – tutte sotto la guida di Spoelstra – gli Heat avevano registrato un pace massimo di 98 (indice che misura il numero di possessi in 48 minuti); quest’anno il valore è salito a 108.8, il più alto dell’intera lega finora.
Adebayo, capitano e leader degli Heat nelle ultime stagioni, ha commentato la trasformazione della squadra, sottolineando come Jaquez e Wiggins – insieme ai nuovi innesti, tra cui il nostro Simone Fontecchio ma soprattutto Norman Powell (24 punti di media finora) – abbiano tratto beneficio da questo cambio di marcia.
Quando partiamo in transizione, è probabilmente la prima volta nella mia carriera che giochiamo con un’enfasi così forte sulla rapidità – e lo facciamo nel modo giusto. È questo che mi piace di più: condividiamo il pallone, tutti sono coinvolti e sentono di avere un ruolo
Bam Adebayo via Clutchpoint
A Miami manca ancora Tyler Herro (problema alla caviglia): sarà interessante vedere come si evolveranno il gioco e la stagione dei nuovi Heat quando il numero 14 tornerà in campo e se, con l’aumentare dei minuti sulle gambe, la squadra saprà mantenere questo ritmo o se tutto si rivelerà solo una bella parentesi.