Steph Curry fermato da un virus: “I sintomi sono peggiorati”

Dopo aver stretto i denti contro i Suns, Curry è costretto ad alzare bandiera bianca: i sintomi peggiorano e Golden State dovrà affrontare i Nuggets senza la sua stella

Stephen Curry con la maglia dei Golden State Warriors

Brutta notizia per i Golden State Warriors: Steph Curry non sarà in campo nella sfida di venerdì contro i Denver Nuggets, valida anche come esordio nella NBA Cup. Il due volte MVP è ancora alle prese con un’influenza che si trascina dal ritorno della trasferta di Milwaukee e Indianapolis.

Curry aveva già mostrato i primi sintomi prima della gara interna contro i Phoenix Suns di martedì: nonostante la febbre e la stanchezza, aveva comunque firmato 28 punti in 34 minuti, ma nel post-partita era apparso provato, tra colpi di tosse e voce affaticata, ammettendo di aver finito le energie nel secondo tempo.

Lo staff medico dei Warriors lo ha poi escluso dalla successiva trasferta a Sacramento, chiusa con una sconfitta, e ora anche dal big match contro Denver. Coach Steve Kerr ha spiegato di aver sentito Curry via messaggio:

Mi ha detto che i sintomi sono peggiorati, per questo resterà a casa a riposare

Steve Kerr

Il numero 30 non partirà con la squadra e dovrebbe rientrare solo domenica sera nella gara interna contro gli Indiana Pacers, se le condizioni lo permetteranno.

In compenso, Golden State potrebbe ritrovare due pedine importanti: Draymond Green (contusione alle costole) è dato come “probable”, mentre Jimmy Butler (problema alla schiena) resta in dubbio ma ottimista sul rientro. Entrambi avevano saltato il match contro i Kings, ma Kerr si è detto “speranzoso” di recuperarli per affrontare i Nuggets.

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