La crisi senza fine dei Clippers: “Continueremo a provare”
Quindicesima sconfitta stagionale e terzo peggior record della lega. C’è ancora speranza per questi Clippers? Lue ci crede
I Los Angeles Clippers stanno vivendo uno dei momenti più complicati della loro storia recente. La sconfitta per 114-110 contro i Dallas Mavericks, la quarta consecutiva, li ha fatti precipitare a un preoccupante 5-15. E il commento post-gara di Tyronn Lue non ha certo portato ottimismo:
Abbiamo provato molte cose diverse. Continueremo a provare. Al momento non c’è un passo successivo
Tyronn Lue
Parole che raccontano una squadra che al momento fatica a capire che direzione sta prendendo e in qualche modo anche incapace di reagire dopo la brutta sconfitta contro i Grizzlies, nonostante i 39 punti di Kawhi Leonard.
E dire che, anche contro Dallas, i Clippers avevano iniziato bene, avanti 20-10 e poi 56-49 all’intervallo. Ma come spesso accade in questa stagione, il crollo è arrivato nel terzo quarto, stessa sceneggiatura della gara contro Memphis: parziale subito, vantaggio evaporato, inerzia consegnata agli avversari.
Il tutto contro una versione dei Mavericks priva di mezza squadra – Davis, Irving, Washington, Lively – ma trascinata dal talento esplosivo di Cooper Flagg, autore della miglior partita della sua giovanissima carriera: 35 punti, il più giovane di sempre a toccare tale quota in NBA.
Per i Clippers, invece, la panchina è stata un disastro: cinque punti in 67 minuti complessivi. Un problema enorme, soprattutto se consideriamo che Kawhi Leonard sta giocando a livelli altissimi, con 30 punti in appena 29 minuti anche contro Dallas.
Con 13 sconfitte nel solo mese di novembre, un record che non si vedeva dal 2010, i Clippers sono entrati ufficialmente nei giorni più bui della loro stagione. Ora li attende un lungo viaggio a Est da cinque partite per provare a ritrovare identità e fiducia.