Michael Jordan in aiuto di Anthony Edwards
Jordan rivela che un dirigente dei Timberwolves l’ha contattato in off season per aiutare Anthony Edwards a sviluppare il gioco offensivo
Michael Jordan non smette mai di essere un punto di riferimento, nemmeno oggi che osserva la NBA da spettatore di lusso. L’ultima prova arriva da Minnesota, dove i Timberwolves hanno chiesto al numero 23 qualche consiglio su come aiutare Anthony Edwards a gestire i raddoppi difensivi.
Un dettaglio che racconta molto: anche i talenti più brillanti, a volte, hanno bisogno di confrontarsi con chi certe sfide le ha già vinte. Edwards è uno dei giovani più esplosivi della lega, ma quando le difese iniziano a stringere la morsa, il campo può diventare improvvisamente più piccolo.
Quest’estate ho avuto una conversazione con un alto dirigente di Minnesota, e mi stava parlando di Anthony Edwards. Avevo sentito durante l’anno che lo raddoppiavano spesso. Non sapeva ancora come gestire il raddoppio. È il massimo rispetto che puoi ricevere: quando una squadra sente di doverti raddoppiare
Michael Jordan
Jordan lo sa bene, per anni ha affrontato marcature asfissianti, trovando sempre un modo per colpire. E proprio questo ha voluto trasmettere ad Ant, che in questa stagione sta registrando 29.8 punti con il 49% dal campo e il 41% dall’arco: essere raddoppiati è un segno di rispetto, ma imparare a punire quei raddoppi è ciò che separa i buoni dai grandi.
Ora, come si batte un raddoppio? Sono questo tipo di conversazioni che cerco di avere quando i giocatori cercano informazioni
Michael Jordan
Il risultato si vede già. Edwards sta vivendo una stagione di crescita evidente, più consapevole e più efficiente. Minnesota, che sogna un’altra corsa profonda ai Playoff, sa di avere tra le mani un leader in pieno sviluppo. E avere MJ come “consulente esterno” non guasta: è un vantaggio raro, quasi un’eredità tecnica che passa di mano in mano.
Jordan non gioca più, ma continua a influenzare il gioco attraverso chi lo ascolta. Edwards, dal canto suo, sta assimilando ogni lezione per diventare la versione migliore di sé. È così che si costruiscono le stelle: un consiglio alla volta, un miglioramento alla volta, fino a cambiare davvero il destino di una franchigia.