Mavs, è arrivato il momento di ricostruire attorno a Cooper Flagg

Per i Mavs il progetto firmato Harrison non ha più senso: serve uno smantellamento mirato e un nuovo corso costruito attorno a Cooper Flagg

Cooper Flagg e Anthony Davis, ali dei Dallas Mavericks

Non ha più senso continuare sulla visione di Nico Harrison. I Mavs devono voltare pagina al più presto e il miglior modo per farlo è abbattere la struttura data dall’ex GM alla squadra.

Con i veterani scelti da Harrison, Dallas ha le stesse chance di vincere dei Wizards. Ecco perché l’unica via fattibile in questo momento per la franchigia è quella che in NBA chiamano ‘fire sale’

Vendere tutto investendo sul futuro. Questo processo inizierebbe dalle trade di Thompson, Gafford e Marshall, giocatori per cui i Mavs potrebbero anche trovare buoni affari guardandosi in giro per la lega.

Il nodo principale è Anthony Davis, che incide su entrambe le metà di campo, ma dalla trade di febbraio ha giocato soltanto il 32% delle partite disponibili. E comunque, pur avendolo a disposizione, Dallas è ben lontana dall’essere una contender

Anche senza ottenere il massimo da Davis, cederlo è necessario. Non solo darebbe il via alla ricostruzione, ma permetterebbe a Cooper Flagg di giocare da power forward titolare, la sua vera posizione

Flagg sta dimostrando di avere talento e potenziale per diventare una futura superstar. Non è garantito, ma la direzione è positiva. E anche se non fosse lui, il draft NBA 2026 avrà talenti straordinari in evidenza.

Smantellare un roster con tanti giocatori talentuosi come quello dei Mavs è raro. I due migliori giocatori sono in avanti con l’età e soggetti agli infortuni, e anche il centro ventunenne che li ha portati alle Finals non riesce a rimanere sano.

Non vale il rischio di perdere una scelta alta al draft nella speranza che tutti siano sani contemporaneamente. Meglio qualche anno di sconfitte per puntare al successo a lungo termine. Non c’è momento migliore per iniziare questo rebuild.

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