L’anno della consacrazione di Noah Clowney

Stretch big temibile e difensore affidabile, Clowney dimostra che la terza stagione può trasformare un progetto in un giocatore vero

Noah Clowney Brooklyn Nets

La terza stagione NBA rappresenta spesso il momento in cui un giovane talento smette di essere un progetto e diventa un giocatore vero. Per Noah Clowney, questa fase sembra già essere arrivata.

Con i Brooklyn Nets immersi in un contesto tecnico complicato, Clowney sta emergendo come una delle poche luci positive della squadra.

Un talento offensivo in crescita

Clowney viaggia a una media di 18.6 punti a partita e un 39,7% da tre punti nelle ultime otto gare, rendendolo uno dei tiratori più efficaci del momento. La sua capacità di aprire il campo lo rende il “stretch big” più pericoloso della NBA attualmente, un arma rara per una squadra che fatica a costruire gioco e fluidità offensiva.

L’ancora difensiva dei Nets

Oltre al contributo offensivo, Clowney è l’unica ancora difensiva affidabile dei Nets. La sua combinazione di fisicità e mobilità gli permette di reggere cambi su qualsiasi avversario senza perdere efficienza, un aspetto cruciale per una squadra che spesso mostra vulnerabilità nei pressi del ferro.

La crescita di Clowney in un contesto difficile

La gestione tecnica di Jordi Fernandez ha pochi meriti, e la crescita di Clowney è uno dei più evidenti. Tuttavia, i Nets non stanno capitalizzando l’opportunità: il gioco rimane statico, con isolamenti forzati, tiri contestati e assenza di basi solide su cui costruire il futuro. In mezzo a queste difficoltà, Clowney resta l’unica vera nota luminosa della squadra.

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