LeBron frena i dubbi sui Lakers: “Non è il momento di parlare di Playoff”
LeBron prova a celare la frustrazione dopo il ko con gli Spurs: una gara da 19 punti e 15 rimbalzi che non è bastata per conquistare l’accesso alle Final Four di NBA Cup
Los Angeles aveva immaginato un’altra corsa fino a Las Vegas, attratta dall’idea di riscattare il Titolo conquistato due anni prima e, perché no, dei 500.000 dollari destinati a ogni giocatore della squadra campione. Ma la realtà si è presentata sotto forma di una squadra texana brillante, disciplinata e feroce in transizione, capace di sorprendere i Lakers 132-119.
La squadra di coach JJ Redick è sprofondata fino al -24 nell’ultimo quarto, prima di un sussulto d’orgoglio che l’ha riportata fino al -8. Un’illusione, durata pochi possessi: San Antonio ha rimesso ordine, chiuso i varchi e spento ogni tentativo di rimonta, rendendo inutili i 35 punti di Luka Doncic
Per i Lakers resta la frustrazione di una serata in cui intensità e lucidità sono venute meno proprio quando più servivano. Sensazioni che forse LeBron James, autore di una doppia doppia da 19 punti (con una schiacciata mostruosa) e 15 rimbalzi, non vuole far trapelare dalle sue parole post-partita nel descrivere cosa non ha funzionato per i i gialloviola.
Non posso mettermi a pensare a cosa potremmo fare ai Playoff a dicembre… parlare del tipo di impatto che potremmo avere in post season, a dicembre, non sarebbe rispettoso nei confronti degli Dei del basket
LeBron James
Gli Spurs, invece, volano a Las Vegas con merito: sabato notte sfideranno i campioni NBA in carica, gli Oklahoma City Thunder, in una semifinale che promette scintille. Una missione che sembrava proibitiva, e che invece San Antonio affronterà con il vento in poppa. Senza Wembanyama, ma con una fiducia che cresce partita dopo partita.