Wembanyama torna e trascina gli Spurs in finale di NBA Cup
Il ritorno di Victor Wembanyama coincide con la notte più significativa della stagione Spurs. Minuti limitati, impatto totale e una vittoria che porta San Antonio in finale di NBA Cup
Il ritorno di Victor Wembanyama non poteva avere un impatto più simbolico. Dopo dodici partite di assenza, il francese rientra nel momento più caldo della stagione e trascina i San Antonio Spurs a una vittoria clamorosa contro gli Oklahoma City Thunder, battuti 111-109 a Las Vegas. È il successo che vale la finale di NBA Cup, ma soprattutto una dichiarazione d’identità.
Per la prima volta dall’inizio della stagione, San Antonio si è presentata al completo. E anche se Wembanyama è rimasto in campo solo 21 minuti, la sua impronta è stata ovunque.
L’impatto di Wembanyama va oltre i numeri
Dalla panchina – evento inedito nella sua giovane esperienza NBA – Wembanyama chiude con 22 punti, 9 rimbalzi e un clamoroso +21 di plus-minus, il migliore della squadra. Una gestione attenta dei minuti che non ha però limitato l’efficacia.
Ha inciso sulla partita senza dover per forza segnare. È stato aggressivo, ha voluto la palla in mano e ha fatto le giocate giuste
Keldon Johnson
In un’atmosfera da gara 7, con emozioni e tensione alle stelle, il francese ha scelto di dare tutto quello che aveva. E lo ha fatto nel modo più maturo possibile.
Una vittoria che nasce dal gruppo
Ridurre il successo degli Spurs al solo Wembanyama sarebbe però fuorviante. De’Aaron Fox, Devin Vassell e Stephon Castle combinano 67 punti, colpendo con continuità dall’arco (42.9%). È la dimostrazione che questa squadra ha imparato a vincere anche attraverso il collettivo.
Johnson lo ha chiarito senza ambiguità:
Riconosciamo Victor come il volto della franchigia, il pezzo più importante del nostro puzzle. Ma non è il puzzle intero. Non vuole esserlo. Siamo una squadra
Keldon Johnson
Un messaggio forte, che racconta una crescita non solo tecnica ma anche culturale.
Alla sirena finale, l’immagine è potente: Wembanyama corre verso i compagni, urla, alza le braccia, poi scompare nel tunnel diretto agli spogliatoi, dove “Party in the USA” risuona a tutto volume. È solo gara numero 25 della stagione, ma il suo peso va ben oltre.
Volevo solo farne parte. Quello che stiamo costruendo è qualcosa di bellissimo. Basket puro, etico
Victor Wembanyama
Parole che raccontano molto più di una semplice vittoria.
OKC incassa appena la seconda sconfitta stagionale dopo una striscia di 16 successi consecutivi. Shai Gilgeous-Alexander segna 29 punti, ma non basta. I Thunder, 24-2 prima di questa gara, cadono ancora a Las Vegas, proprio come nella finale persa lo scorso anno.
San Antonio, invece, vola in finale dove affronterà i New York Knicks. E lo fa con una consapevolezza nuova: anche con Wembanyama a minutaggio ridotto, questa squadra sa chi è e dove vuole andare.