Lakers, il trash-talking fallito di Crowder su LeBron

Il giocatore dei Suns ci ha provato in tutti i modi a fermare LeBron James, ma tutte le sue armi sono fallite miseramante

LeBron James sorride durante una pausa di gioco coi Lakers

Il trash-talking è considerata una vera e propria parte del gioco che può risultare utilissima in momenti importanti delle partite ma anche costituire un’arma a doppio taglio, soprattutto se il tuo bersaglio si chiama LeBron James.

Questa lezione è stata imparata a proprie spese ieri notte da Jae Crowder, che a metà dell’ultimo quarto di gioco ha rivolto parole “poco amichevoli” nei confornti di “The Chosen One” durante un post-up, accorgendosi subito dopo che basta davvero poco per accendere il potenziale di un campione del suo calibro.

LeBron non solo ha chiuso l’azione con un reverse da cineteca ma ha pure sbeffeggiato l’avversario non riuscendo a trattenere il sorriso durante il body check, una vera e propia umiliazione che Crowder non ha saputo scrollarsi di dosso facendosi poi espellere qualche minuto più tardi.

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