Per gli Atlanta Hawks ha ancora senso puntare su Trae Young?
Dopo anni di delusioni, gli Atlanta Hawks devono chiedersi se abbia ancora senso continuare a costruire attorno a Trae Young
Uno dei giocatori più chiacchierati dell’ultimo periodo è senza dubbio Trae Young. Dopo sette stagioni ad Atlanta, il nome della giovane guardia è stato spesso accostato a piazze più ambiziose e competitive.
Le voci sul suo futuro si sono intensificate negli ultimi giorni, anche a causa della sua presenza in palestra con Michael Porter Jr., recentemente finito al centro di una pesante discussione sul caso scommesse e nuovo acquisto dei Brooklyn Nets.
La situazione legata a Young è tutt’altro che semplice. Oggi Atlanta appare come una squadra incompleta, priva del talento necessario per competere seriamente a Est. Questo scenario rende la franchigia poco attrattiva sul mercato e lontana dagli interessi dei giocatori di primo livello.
In questo contesto, Young rimane l’unico vero faro a cui gli Hawks possono aggrapparsi. Allo stesso tempo, però, le sue ambizioni sembrano frenate da un ambiente che non è mai riuscito a valorizzarlo fino in fondo. Nonostante stagioni di grande livello individuale, il playmaker non ha mai avuto attorno a sé una struttura in grado di costruire un progetto vincente sulle sue caratteristiche.
La domanda è inevitabile: ha ancora senso per Atlanta continuare a puntare su Trae Young? Gli Hawks restano costantemente in zona Play-In, ma questo li intrappola in una situazione ambigua, senza la forza per competere davvero ai vertici né la debolezza necessaria per ottenere scelte alte al Draft e ripartire da zero.
Negli ultimi anni gli Hawks hanno fallito ripetutamente nel tentativo di costruire una squadra all’altezza della propria stella. L’exploit delle Finali di Conference nel 2022-23 resta un’eccezione isolata, mai più sfiorata nelle stagioni successive. E col passare del tempo, la sensazione è che ad Atlanta si stia progressivamente sgretolando la fiducia nel progetto.