Durant chiama Westbrook ai Rockets? “Merita un posto in NBA”

Kevin Durant debutta con i Rockets: 20 punti con ottime percentuali dal campo. E poi manda segnali a Russell Westbrook

Kevin Durant al debutto in preseason con la la maglia degli Houston Rockets

Kevin Durant fa sembrare tutto terribilmente facile. Nel suo debutto in preseason con i Rockets, Houston ha battuto gli Utah Jazz 140-127, e KD ha firmato 20 punti con una naturalezza disarmante: 70% dal campo (7 su 10, dopo aver sbagliato i primi tre tiri) e 50% da tre.

La sfida contro Utah era il primo test – seppur non eccessivamente competitivo – per capire se questa nuova versione di Houston può avere ambizioni da titolo. Dopo la partita, Durant (elogiato da Amen Thompson) ha parlato di ciò che più lo ha colpito: Reed Sheppard, il 21enne playmaker da Kentucky chiamato a sostituire Fred VanVleet, fuori per tutta la stagione a causa di un infortunio al ginocchio.

Mi è piaciuta la sua aggressività. Gli dico sempre di abbassare la testa e creare per noi, e stasera lo ha fatto. Soprattutto in transizione. È un passo nella giusta direzione

Kevin Durant

Sheppard ha chiuso con 11 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero e 2 stoppate, tirando con grande efficienza. Ma soprattutto ha mostrato quella sfrontatezza che piace ai veterani. E per lui, le prossime settimane valgono oro: fino al 15 dicembre, data in cui Houston potrà eventualmente muoversi sul mercato, il posto da titolare è suo.

Lì si capirà se i Rockets hanno trovato un giovane da costruire o se dovranno cercare un veterano pronto subito – magari un certo Russell Westbrook, ancora free agent e, secondo i rumors, interessato a una reunion con Durant e Steven Adams.

Russ è una leggenda del nostro sport e merita di stare in NBA

Kevin Durant

Per ora, però, il palco è tutto di Sheppard. È il suo momento per dimostrare di poter guidare questi Rockets. E chissà: forse, tra un paio di mesi, Houston scoprirà di non aver bisogno di nessun salvatore.

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