Fontecchio sulla prima trade in NBA: “Un’esperienza traumatica”

Simone Fontecchio, adesso ai Miami Heat, ha espresso le proprie riflessioni riguardo il funzionamento, a volte spietato, del mercato NBA

Simone Fontecchio Miami Heat

Buona la prima per Simone Fontecchio al debutto assoluto in regular season con la sua nuova franchigia, i Miami Heat: nonostante la sconfitta per 125 a 121 nel derby della Florida contro gli Orlando Magic, l’ex Jazz e Pistons ha messo a referto 13 punti in soli 18 minuti in uscita dalla panchina, tirando con il 66.7% dal campo e 33.3% da dietro l’arco.

L’ala classe ’95, reduce dal suo terzo trasferimento negli ultimi quattro anni, ha condiviso le proprie riflessioni sull’imprevedibile e spietato mercato NBA.

La prima volta che sono stato scambiato è stata senza dubbio la più difficile: ero a Utah da due anni, giocavo da titolare, mia moglie stava per partorire e mi stavo davvero divertendo. All’inizio è stato sicuramente traumatico, ma poi capisci che questo è il business in cui lavoriamo e bisogna imparare ad affrontarlo

Simone Fontecchio

Nell’ultimo anno a Detroit ha trovato sempre meno spazio, anche a causa dell’esonero dell’head coach Monty Williams, che apprezzava le sue qualità. Proprio per questo, il nativo di Pescara ha accolto con entusiasmo il trasferimento ai Miami Heat durante l’ultima offseason

Questa volta il cambiamento non è stato così scioccante, soprattutto sapendo che la tua prossima avventura sarebbe in una franchigia storica come gli Heat e in una città splendida come Miami. Con queste premesse, è naturale accogliere il cambiamento con maggiore entusiasmo

Simone Fontecchio

Dopo Jaime Jaquez Jr., Fontecchio è il secondo giocatore della second unit per minuti giocati nel primo match della stagione, lasciando ben sperare per il suo futuro e per la continuità delle prestazioni in lega.

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