Anthony Davis tra infortuni e trade: nel futuro ci sono anche i Knicks?
I Mavs starebbero valutando una trade per Anthony Davis, ma i suoi problemi fisici rendono qualsiasi trattativa un equilibrio delicatissimo tra potenziale e fragilità
Sembra che l’esperienza di Anthony Davis a Dallas stia già arrivando al capolinea. Secondo i rumors degli ultimi giorni, il lungo ex Lakers e Pelicans sarebbe finito sul mercato. Un’occasione che, a primo impatto, può sembrare molto invitante, ma che nasconde dettagli non da poco.
In molti stanno dicendo la loro sull’argomento. Secondo il giornalista Zach Lowe, i Clippers potrebbero essere – insieme ai Detroit Pistons – la squadra più interessata a uno scambio per l’ala dei Mavs. Allo stesso tempo, il nome di Davis è stato accostato anche ai Knicks da Ian Begley, reporter della Grande Mela. Begley è convinto che New York proverà sicuramente a mettersi in contatto con Dallas per avviare una trattativa:
Sono sicuro che i Knicks faranno un tentativo con Dallas se/quando Davis sarà disponibile. Potreste pensare che sia un’idea strana, ma i Knicks vogliono vincere il titolo quest’anno. Se i Mavs lo scambiassero a un prezzo conveniente, sono sicuro che New York ci penserebbe seriamente
Ian Begley
È un’ipotesi intrigante, ma in questo momento appare molto rischiosa. Scambiare per Davis sarebbe un azzardo enorme per qualsiasi squadra, soprattutto per dei Knicks che puntano al titolo. Una mossa simile potrebbe alterare gli equilibri di un gruppo rodato, con ruoli chiari e una struttura tecnica consolidata.
Per quanto il suo impatto su entrambi i lati del campo resti indiscusso, Anthony Davis non offre più garanzie reali di continuità. Uno dei segnali più preoccupanti riguarda la sua disponibilità recente: da quando è a Dallas, “The Brow” ha giocato appena 14 partite. Sono molte meno di quelle trascorse ai box, una condizione che si ripete fin troppo spesso.
Il problema degli infortuni è sempre stato un elemento pesante per Davis, soprattutto negli ultimi anni. Questo inciderà inevitabilmente sul suo valore di mercato, rendendolo accessibile a tante franchigie americane.
Anche se può sembrare il momento perfetto per assicurarsi una superstar a prezzo contenuto, qualsiasi squadra rischierebbe di ritrovarsi con un giocatore spesso indisponibile, con un impatto negativo sulle rotazioni e sulla continuità del gruppo.