Morant, Ball e Young tra scetticismo e possibili Trade
Ja Morant, LaMelo Ball e Trae Young sono considerati da molti dirigenti NBA giocatori a valore negativo. Per tre ex All-Star, il futuro potrebbe passare da scambi incrociati
Nel giro di pochi anni erano diventati il simbolo delle rispettive franchigie. Oggi, invece, Ja Morant, LaMelo Ball e Trae Young vengono trattati dalle dirigenze NBA con una cautela che nessuno avrebbe previsto nei loro primi anni da professionisti.
Secondo quanto emerso da un recente sondaggio informale tra dirigenti, scout e coach, raccolto da ESPN, i tre ex All-Star sarebbero arrivati a un punto in cui il loro valore percepito è addirittura “negativo”.
Una frase, più delle altre, fotografa il clima intorno ai tre playmaker:
Non vorrei nessuno di loro
Dirigente della Western Conference
E non è stato l’unico.
Grandi nomi, grandi numeri… ma poco entusiasmo
Nonostante i lampi di talento, le stagioni da All-Star e un curriculum offensivo di alto livello, nei front office serpeggia un sentimento comune: Morant, Ball e Young non generano più la stessa attrattiva di un tempo.
Le motivazioni? Diverse e stratificate:
- Contratti al massimo salariale che pesano come macigni sul cap
- Limiti strutturali del loro gioco, che in alcuni casi restano irrisolti
- Dubbi fisici o comportamentali, soprattutto nei casi più discussi
Un dirigente della Eastern Conference ha sintetizzato così il malessere diffuso:
Potrebbero avere tutti un valore negativo
Dirigente della Eastern Conference
In pratica, alcune squadre credono che acquisirli significhi più problemi che benefici.
Uno scenario paradossale: superstar “indesiderate” che potrebbero scambiarsi tra loro
Un altro GM dell’Ovest ha avanzato un’ipotesi che, per quanto estrema, circola da settimane:
Quando ci sono superstar ‘non desiderate’, spesso finiscono per essere scambiate l’una per l’altra. Non mi sorprenderebbe se accadesse anche qui
Dirigente della Western Conference
In altre parole, se nessuno li vuole… potrebbero volerli solo tra loro.
Uno scambio incrociato – o una serie di scambi distinti – sarebbe visto come un modo per limitare il rischio senza rinunciare del tutto al talento.
Con la trade deadline fissata al 5 febbraio, tutti e tre i giocatori vengono monitorati attentamente da diversi team rivali, convinti che i rispettivi front office siano disposti ad ascoltare proposte.
Perché tre delle migliori PG della NBA sono finiti in questa zona grigia?
È il paradosso della NBA di oggi: talento puro non significa automaticamente valore positivo.
- Ja Morant è un fenomeno verticale ma porta con sé problemi di disponibilità e una reputazione compromessa
- LaMelo Ball è un creatore brillante ma la sua fragilità fisica genera timori crescenti sulla sostenibilità del suo ruolo da franchise player
- Trae Young è uno dei migliori passatori della lega, ma in difesa viene percepito come un bersaglio costante, e il suo impatto sul contesto di squadra divide molto
Il risultato è una sensazione collettiva di sospensione: tre ex stelle, tre situazioni complicate, zero certezze.
Cosa succede adesso?
Per ora, nessuno dei tre è ufficialmente sul mercato. Ma in NBA ciò che conta è la percezione, e la percezione dice che:
- Le franchigie non li considerano intoccabili.
- Il loro valore non è più allineato al loro salario.
- Un cambio di scenario potrebbe essere l’unica via d’uscita.
Il punto interrogativo non è “se”, ma “quando” qualcuno farà la prima mossa.