I nuovi Pistons impressionano: il Titolo NBA è possibile?

Una striscia da 13 vittore consecutive che richiama ricordi da campioni NBA, ma Cunningham mantiene il profilo basso. Per i Pistons questo è solo l’inizio di un progetto più ambizioso

Cade Cunningham esulta in Gara-2 dei Playoff tra Detroit Pistons e New York Knicks

Tredici vittorie consecutive. Per molti basterebbe questo numero per festeggiare, per altri sarebbe già un traguardo storico. Per i Detroit Pistons, invece, sembra solo un altro passo di un percorso che vogliono rendere molto più grande.

A Indianapolis la squadra di Monty Williams ha superato i Pacers 122-117, raggiungendo una delle poche linee dorate della propria storia: le 13 vittorie di fila già viste nel 1989-90 e nel 2003-04, due annate che si sono poi concluse con il Titolo NBA. Ma la parte interessante è che nessun giocatore sembrava realmente soddisfatto, a partire dal volto della franchigia.

Cade Cunningham ha chiuso con 24 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, una prestazione da leader pieno. Eppure il suo commento post-gara ha spiazzato molti:

Vogliamo essere la versione migliore di noi stessi, e stasera non lo siamo stati. Non posso essere contento di questo

Cade Cunningham

Un pensiero che va nella stessa direzione di ciò che ha spiegato quando gli è stato chiesto dell’MVP race: per lui si parte da una sola cosa – vincere, e farlo mantenendo Detroit in cima alla Eastern Conference.

Non è un caso che, parlando della possibilità di diventare la prima squadra dei Pistons a raggiungere quota 14 successi consecutivi, abbia commentato semplicemente:

È speciale

Cade Cunningham

E potrebbe esserlo davvero. A soli due anni dal periodo buio in cui la squadra mise assieme un record negativo di 28 sconfitte di fila, Detroit oggi guarda tutti dall’alto del suo 15-2 complessivo, con un impressionante 7-1 fuori casa.

Detroit sembra davvero una squadra costruita con logica e finalmente consapevole della propria identità. Il percorso complicato degli ultimi anni – quelli che Cunningham non ha mai nascosto di aver vissuto come una sfida mentale prima che tecnica – ha creato una versione più resistente e focalizzata dei Pistons. E ora si vedono gli effetti.

Il prossimo passo? Mercoledì, contro i Boston Celtics nell’NBA Cup, c’è la possibilità di scrivere un nuovo primato assoluto. Non sarà un titolo, non sarà la fine della storia, ma potrebbe essere un segnale molto chiaro: questi Pistons non stanno scherzando.

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