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Le grandi rivalità europee, il derby eterno

Una partita che manca nel massimo campionato europeo ormai da qualche anno, ma se si parla di basket non si può certo dimenticare il derby di Belgrado

Spesso si sente dire che alcune partite siano più importanti della stessa vita e quest’idea, per quanto iperbolica ed esagerata, viene condivisa in molte parti del mondo. Tuttavia c’è un posto in particolare dove questa corrente di pensiero si avvicina molto spesso pericolosamente alla realtà: Belgrado.

Nella capitale serba o sei bianco-rosso o sei bianco-nero, non esistono vie di mezzo, e questo estremismo si riversa ogni anno in quello che è stato definito il “Derby eterno“.

La rivalità tra Partizan e Stella Rossa (o Crvena Zvezda per gli appassionati di lingue straniere) è ben più di una semplice contesa sportiva e ha radici profonde nella società e nella storia della nazione stessa. Le organizzazioni sono entrambe polisportive e spesso si trovano a competere in diverse discipline, anche se, più che il risultato, è l’ideologia a farla da padrona nella contesa tra le due realtà.

La faida infuria da ormai più di 70 anni ma, ironia della sorte, i due club hanno in comune più di quanto essi stessi ammetteranno mai (ad esempio nel calcio i due stadi sono a meno di 400 metri l’uno dall’altro). La Stella Rossa fu fondata appena quattro mesi prima dei rivali del Partizan, si torna indietro al lontano 1945, ed entrambe le società furono formate da istituzioni politiche: dal ministero degli interni la prima, dall’esercito jugoslavo la seconda. Spesso utilizzate dai vari partiti come pedine nelle lotte intestine alla Serbia, con il passare degli anni sono poi riuscite ad acquisire una propria fisionomia come simboli di identità e unità nazionale. Secondo il giornalista serbo Darko Nicolic:

Prima del sanguinoso conflitto che ha devastato la penisola balcanica tra il 1991 e il 1995, i fan delle maggiori squadre serbe e croate (come la Dinamo Zagabria o l’Hajduk Spalato) identificavano i loro club con la propria patria. Pertanto non si disputava più Stella Rossa contro Dinamo, bensì Serbia contro Croazia.

Purtroppo quanto accade sul terreno di gioco passa spesso in secondo piano a causa degli scontri che regolarmente avvengono tra le due frange del tifo più estremo: i Delije (gli eroi) biancorossi che vanno a testa alta contro tutto e tutti, contro i Grobari (i becchini) del Partizan che si dice tirino fuori la gente dalle tombe per “dargli il resto”.

Lo sport per molti di loro è assolutamente secondario, specialmente per i seguaci della Stella Rossa, i quali sono stati coinvolti nei maggiori avvenimenti politici serbi degli ultimi 30 anni (basti pensare che molti di loro ebbero un ruolo attivo nelle milizie indipendentiste negli anni ’90). Con queste premesse e con l’adrenalina e l’eccitazione che anticipano ogni partita, si può facilmente immaginare come serva veramente molto poco a far scattare la scintilla. Sempre Nikolic racconta:

Tutti coloro che erano nell’esercito o comunque nella sua orbita, e nella Jugoslavia comunista erano veramente tante persone, erano fan del Partizan; tutti gli altri parteggiavano per la Stella Rossa.

Tornando al basket giocato, i due club hanno dominato la scena sportiva serba sin dalla loro fondazione: 21 titoli per il Partizan, 20 per la Stella Rossa. Da quando la nazione è diventata un’entità a sé stante, ogni campionato è andato all’una o all’altra società, con nessun altro capace di inserirsi in questa lotta a due. Tuttavia, nonostante la Serbia sia da sempre un fucina pressoché inesauribile di talenti, le due squadre non sono mai riuscite ad imporsi a livello europeo: il Partizan è stato l’unico in grado di vincere l’Eurolega quasi trent’anni fa, nel 1992 a Istanbul.

Come abbiamo visto, il livello non sarà dei più alti, ma il fascino che questa partita sa generare ha veramente pochi rivali all’interno del panorama sportivo. Se si parla di basket europeo e della sua storia, il derby eterno tra Partizan e Stella Rossa non può essere lasciato fuori dalla conversazione. Per usare le parole di Gary Parkinson:

Nella lista di partite da vedere prima di morire il derby di Belgrado va inserito assolutamente, tuttavia sarebbe preferibile metterlo alla fine… Giusto per evitare sorprese

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