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EuroLeague Fantasy Challenge, Top e Flop G19

I migliori e i peggiori della diciannovesima giornata di Eurolega in ottica EuroLeague Fantasy Challenge

Doppio turno che vede il Real conquistare la vetta solitaria della classifica, grazie al successo di Berlino e la contemporanea sconfitta del Monaco. Oltre ai blancos fanno percorso netto anche Fenerbahce, Zalgiris e Valencia. Successo di prestigio per l’Efes che espugna Barcellona.

Chiudono senza nemmeno un sorriso, invece, le due italiane che probabilmente alzano bandiera bianca in vista di una possibile rimonta playoff. Crolla anche l’ex capolista Baskonia, così come inciampa il Maccabi, che lascia due punti al Pana.

Top

Johnathan Motley (Fenerbahce Beko Istanbul) 41.8 PT: per ripartire definitivamente la squadra di coach Itoudis aveva necessità di ritrovare il suo centrone che tanto bene aveva fatto ad inizio annata. Col Bayern infila una doppia-doppia abbondante da 22+17, che rappresenta pure il record di rimbalzi offensivi, difensivi e totali catturati in una singola uscita. Dal campo firma un ottimo 7/11 cui somma 7 falli subiti, giusto per non farsi mancare nulla. Anche dalla lunetta è molto preciso, chiudendo con un ottimo 8/10. Dominatore assoluto della scena.

Bonzie Colson (Maccabi Playtika Tel Aviv) 41 PT: sembrava un crack destinato a dominare in Eurolega dopo la prestazione con cui si è presentato al mondo. Poi un periodo non semplice fatto di pochi alti e molti bassi. Almeno fino a ieri sera, dove ha tirato fuori l’animale che c’è in lui con una doppia-doppia da 29+14. Il 12/13 dal campo è un dato da alieno, considerato pure che il solo errore è dall’arco. E i 14 rimbalzi sono il 36% di tutto il fatturato di squadra, una roba allucinante. Purtroppo per lui, predica abbastanza nel deserto. Certo che con una prestazione del genere non essere il migliore di giornata per 0.8pt è da mangiarsi i gomiti. Extraterrestre.

Shaquielle McKissic (Olympiacos Pireaus) 33 PT: sempre sornione ad attendere la sua serata. Ma quando hai davanti un monumento come Sloukas, è difficile spodestarlo. E allora sai il buon Shaq cosa ti combina? Si prende la scena quando il compagno è a bordo campo con una prestazione sontuosa. 30pt con 7/12 al tiro, 4 rimbalzi e 4 assist con la ciliegina dei 5 falli subiti. Ovviamente il 30 di valutazione finale è il primato personale nella competizione. Di Sloukas credo che nessuno abbia sentito la mancanza a Bologna. Squalo.

Flop

Elie Okobo (AS Monaco) -2 PT: settimana non esaltante per l’ex Asvel. E con un James tornato sui suoi standard, la sconfitta di Belgrado fa molto male alle ambizioni di primato dei monegaschi. 6pt con 2/11 al tiro (0/6 da 3) in 30′ sono un bottino molto modesto per i mezzi tecnici di cui dispone. A poco servono i 2 assist conditi da altrettanti recuperi ma con 3 palle perse. Il tutto gli vale la peggior prova stagionale con -2. Di corsa dietro la lavagna.

Vincent Poirier (Real Madrid) -0.9 PT: il lungo francese pare intristito in questa stagione. Lontano parente del giocatore che lo scorso anno aveva fatto ammattire chi se lo era fatto scappare, addirittura soppiantato nel ruolo di backup dal connazionale Cornelie. In 14′ per lui ci sono 0pt con 0/3 e 5 rimbalzi con l’aggiunta di due palle perse. Il rischio di passare da gregario di lusso a terza scelta è abbastanza vicino, specie se le sue prestazioni non iniziano a decollare.

Rokas Jokubaitis (FC Barcellona) 0 PT: la stellina lituana in questa stagione sta faticando e non poco. Non sta riuscendo a compiere quel salto di qualità che Jasikevicius, suo mentore e connazionale, sperava tanto di vedergli fare. Solo lo scorso turno ha lanciato uno squillo, seguito ahimè in questa gara da un sonoro rumore sordo. 3pt, 4 assist e 4 falli in 18′ è troppo poco, anche se di fronte hai due rivali che sono dei mostri sacri nel ruolo.

Mam Jaiteh (Virtus Segafredo Bologna) 0 PT: stessa situazione di Poirier ma con l’aggravante di essere il centro titolare nonché MVP dell’ultima Eurocup. 2pt con 1/4 e 3 rimbalzi in 10′ prima che coach Scariolo gli preferisse Bako, non il miglior centro della competizione ma un giocatore che si sbatte per la squadra. Il lungo francese sta diventando un macigno pesante che affossa le chance di post season dei felsinei. E non c’è da meravigliarsi se la dirigenza si guardi attorno per trovare un sostituto.

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