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EuroLeague Fantasy Challenge, Top e Flop G24

I migliori e i peggiori della ventiquattresima giornata di Eurolega in ottica EuroLeague Fantasy Challenge

Turno che ha visto sospese le sfide delle due formazioni turche, per cui non hanno giocato nemmeno Real e Milano. L’Olympiacos approfitta della pausa forzata della casa blanca per prendersi la vetta solitaria. Bene anche Barcellona, dominante in quel di Bologna, Monaco, che fa suo il derby d’oltralpe, e il Partizan di Obradovich che espugna la Baviera issandosi al 6° posto in classifica.

Giornata positiva per le formazioni di Belgrado, con la Stella Rossa che espugna Tel Aviv rilanciandosi nella corsa playoff. Delude il Baskonia: la formazione di coach Penarroya sta vivendo un evidente momento di calo e lascia sul campo due punti pesanti a Kaunas, nello scontro tra le rivelazioni del torneo. Altra sfida delicata quella tra Pana e Valencia, con i taronja che spugnano Atene grazie al canestro sulla sirena di Jones.

La prossima settimana non ci saranno partite di EuroLega per lasciare spazio alla disputa delle coppe nazionali. Si tornerà in campo il 23 febbraio.

Top

Sasha Vezenkov (Olimpiacos Pireaus) 44 PT: dopo questa prestazione la corsa al titolo di MVP si chiude con 10 giornate di anticipo. 7a doppia-doppia della sua immensa stagione da 28pt (10/12 al tiro) e 13 rimbalzi. Ha una capacità innata di rendere tutto semplice, anche quando non lo è. L’Europeo ha notevolmente aumentato la sua confidenza e ne sta giovando tutto l’Olympiacos. A questo punto si candidano d’autorevolezza come la squadra da battere, e se Sasha continua così chi può fermarli?

Wade Baldwin IV (Maccabi Playtika Tel Aviv) 39 PT: super prestazione dell’ex Baskonia, che fa solo statistica perchè i suoi cadono in casa uscendo dalla zona playoff. Eppure il ragazzo del New Jersey ce la mette tutta, ma da solo è una impresa ai limiti dell’impossibile vincere una partita di Eurolega, anche se non ci è andato lontano. I suoi 38pt con uno spaziale 6/10 da 3 provano ad indicare la via da seguire, ma se praticamente da solo fai metà della valutazione di squadra, significa che gli altri sono rimasti al buio.

Chirs Jones (Valencia Basket) 36.3 PT: come si dice, l’eccezione che conferma la regola. L’ex ASVEL è un giocatore in grado di poter vincere le partite, ma non da solo (anche se è stato autentico mattatore della sfida). Non per niente ha messo una tripla pazzesca allo scadere dimostrando di avere ghiaccio nelle vene. 24pt con un irreale 8/10 dal campo a cui si aggiungono 4 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti la dicono lunga sul suo impatto devastante in quel di Atene sponda Pana.

Flop

Daniel Hackett (Virtus Segafredo Bologna) -6 PT: peggior gara stagionale per Daniel. Nel massacro (sportivo, s’intende) della Segafredo Arena persino un giocatore del suo calibro viene risucchiato da vortice e sprofonda nei meandri di una serata da incubo. 0pt con soli 2 tiri tentati dal campo e 1 solo assist la dicono lunga sulla serataccia bianco nera, specie se pensiamo che Dani è uno che “sporca” tantissime statistiche nel corso delle partite.

Christ Kiumadje (ALBA Berlino) -5 PT: nel più classico degli scontri coda-testa, il lungo del Chad ha dato un contributo pari a zero, nonostante i greci non abbiano nel reparto centri il loro punto di forza. In 9′ che coach Gonzalez gli concede chiude a quota 3pt con 1/3 al tiro e 0/3 ai liberi a cui aggiunge 4 falli. Se nemmeno la sua atleticità ha scalfito minimamente Fall, qualche domanda va fatta. Forse anche il fatto di avere ormai speranza prossime allo zero di qualificarsi ai playoff hanno fatto scemare l’agonismo.

John Brown III (AS Monaco) 0 PT: il buon Giovanni è lontano parente di quello che fece strabuzzare gli occhi a tutti nella scorsa stagione a Kazan. Il trasferimento nel Principato doveva essere un boost per la sua carriere europea, ma si sta rivelando un boomerang. Forse la scelta di unirsi a una formazione sbilanciata (in termini di talento) sugli esterni non è stata poi così azzeccata, visto che al massimo gli vengono concessi otto possessi da finalizzare. In aggiunta, ai monegaschi manca un vero play stile Lorenzo Brown che lo innescava molto bene a Kazan.

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