EuroLeague Fantasy Challenge, Top e Flop G29

I miglior e peggiori in ottica EuroLeague Fantasy Challenge: Josh Nebo decisivo.

Josh Nebo Maccabi Euroleague

Turno poco favorevole alle nostre, incappate in un sonoro 2-0 contro le squadre spagnole. L’Olimpia getta al vento le (residue) chance di play-in perdendo malamente a Vitoria, la Virtus cade a Madrid, col Real che torna al successo ed è anche la prima formazione aritmeticamente qualificata ai playoff.

Andiamo a vedere migliori e peggiori di giornata!.

Top

Josh Nebo (Maccabi Playtika Tel Aviv) 36.3 PT: una super prestazione quella del centro gialloblu, capace di firmare una doppi doppia di quelle pensati, utili a permettere ai suoi di espugnare la Stark Arena, campo non semplice.

Chima Moneke (Baskonia Vitoria-Gasteiz) 29.7 PT: ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa di Milano, risultando immarcabile dai pari ruolo. Tiro, attacco al ferro, ha dato sfoggio di tutto il suo tremendo potenziale offensivo per respingere gli assalti avversari.

Brandon Davies (Valencia Basket) 29 PT: migliore in campo nonostante il -30 a tabellone. Questo la dice tutta sull’andamento di una partita che ha visto la difesa arancione subire da ogni dove le iniziative avversarie. Una pura soddisfazione personale al termine di un’annata non molto positiva.

Flop

Edmond Sumner (Zalgiris Kaunas) -6 PT: oggetto misterioso. Arrivato per fare da spalla e, molto probabilmente, sostituire Evans la prossima estate, è desaparecido. Ha tirato fuori dal cilindro qualche coniglio, ma spesso il suo numero è risultato uno dei peggiori in assoluto.

Jordan Theodore (Baskonia Vitoria-Gasteiz) -2.7 PT: gara da ex anonima. Non sta riuscendo a sfruttare l’occasione di avere un ultimo scorcio di carriera di buon livello, e questo potrebbe essere il definitivo addio al basket d’élite.

Isaiah Canaan (Olympiacos Pireaus) -2.7 PT: la soddisfazione per il derby vinto si abbina all’insoddisfazione per la brutta serata a livello personale. Da un giocatore delle sue caratteristiche, è lecito attendersi di più, visto che quando s’accende, diventa devastante per le difese avversarie.

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