Curiosità LBA, 5 aneddoti su Malcolm Delaney
Un viaggio attraverso il passato del play dell’Olimpia Milano, recentemente premiato come MVP della Supercoppa Italiana
#1. Avere sempre un piano B
Nel 2010, appena terminato il suo terzo anno a Virginia Tech, si dichiara eleggibile al Draft. Tuttavia, 20.2 punti, 4.5 assist e 3.7 rimbalzi di media non bastano per un chiamata. Ritorna al college e conclusa la sua avventura con gli Hokies si ripropone: niente. Vedendoci lungo, il play nativo di Baltimora, firma un pre-contratto con Élan Chalon e, con il sogno NBA in primis svanito, vola in Francia tra i professionisti.
#2. I tiri liberi? Non sono un problema
Ebbene sì, c’è una statistica anche su questo, e stavolta, forse, non prenderemo in giro gli americani. Malcolm si classifica come 17° nella graduatoria dei giocatori con più tiri liberi segnati nella NCAA First Division 721/853 (84.5%). Condividendo questa graduatoria con giocatori del calibro di Dumars, Mourning, Robertson e Maravich.
#3. Sliding Doors con Melo
I due, come High School, hanno frequentato la Towson Catholic, nel Maryland. A cinque anni di distanza l’uno dall’altro. Peccato che l’HS, negli Stati Uniti ne duri quattro. Non è che Melo ha ripetuto un anno?
#4. Un secondo nome importante
Il padre Vincent è un ex cestista, con un passato da giocatore nel Vorhees College. Sarà anche questo uno dei motivi, se non il principale, per cui ha deciso di dare Hakeem come secondo nome al figlio. Nell’anno di nascita (1989) i Rockets, del centro nigeriano, si fermarono al primo turno sconfitti dai Seattle Supersonics.
#5. FOE2304
Nei suoi account social: Instagram, Twitter, Facebook, rimbalza spesso questa sigla. FOE2304. Family Over Everything, 23 +04. La famiglia sopra qualsiasi cosa, mamma, papà, suo fratello. 23 come il suo numero di maglia e 04, il numero del fratello più grande, giocatore di football americano a Stonehill.
Gioca al fanta LBA!
Dopo aver letto queste curiosità, gioca a Dunkest LBA, il fantabaket statistico sulla Lega Basket Serie A.
Leggi anche