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Fanta LBA, Top e Flop G8: tutti a Scola

Tutto il meglio e il peggio dell’ottava giornata di Dunkest LBA

Non si ferma Dunkest LBA, nonostante le quattro partite rinviate per i ben noti problemi. Tra le quattro gare disputate spicca sicuramente la vittoria di Brindisi sul campo di Sassari, insieme all’importante successo di Trento in quel di Brescia.

Andiamo ad analizzare insieme le gioie e i dolori di questa ottava giornata, con i nostri consueti Top&Flop.

Top

1. Luis Scola (Openjobmetis Varese) 43.5 PT: dopo cinque sconfitte consecutive torna al successo Varese, approfittando del momento complicato della Virtus Roma. A dettare la retta via ai propri compagni c’è come al solito Luis Sola, che mette in mostra tutta la sua classe ed esperienza. Il veterano argentino domina per tutto l’incontro, fronteggiando avversari decisamente non alla sua altezza. Doppia-doppia da 19 punti e 15 rimbalzi per lui, di cui ben 8 in zona d’attacco. Immortale.

2. Kelvin Martin (Dolomiti Energia Trentino) 37.5 PT: quarta vittoria nelle ultime cinque gare per Trento, con un’altra prova convincente. L’MVP dell’incontro è Kelvin Martin, che disputa la sua solita partita di energia. L’ex Brindisi è letteralmente una furia in entrambi i lati del campo, mostrando i muscoli in attacco e abbassando la saracinesca in difesa. Carica tutti i compagni con una grinta impareggiabile, e sigla la sua seconda doppia-doppia stagionale grazie a 19 punti e 10 rimbalzi. Energico.

3. Zach Leday (A|X Armani Exchange Milano) 37 PT: ottavo successo su altrettante gare per Milano, che rimane al comando espugnando il PalaDesio. Tra le scarpette rosse torna nei nostri top di giornata Zach Leday, grazie a una prestazione solida. Giganteggia nel pitturato sfruttando la sua forza fisica, realizzando una doppia-doppia da 12 punti e 12 rimbalzi, risultando anche il migliore dell’incontro per plus/minus. Concreto.

Menzione d’onore

Mattia Udom (Happy Casa Brindisi) 25.5 PT: settima vittoria consecutiva per Brindisi, che non arresta la sua corsa confermandosi al secondo posto in solitaria. Tra i protagonisti dell’incontro c’è sicuramente Mattia Udom, con una prova di sostanza. Complice l’assenza di Derek Willis, l’ala classe ’93 parte in quintetto, non tradendo la fiducia del coach. Si fa sentire in difesa ed è concreto in attacco, sfruttando le occasioni che ha a disposizione. Cattura 9 rimbalzi, di cui 4 fondamentali in attacco. Tosto.

Flop

1. Andrea La Torre (Acqua S.Bernardo Cantù) -8 PT: dopo due turni di stop causa Covid torna in campo Cantù, dovendosi arrendere alla prima della classe. Tra i meno incisivi per gli uomini di coach Pancotto c’è Andrea La Torre, che soffre la fisicità avversaria. È piuttosto inutile in attacco sbagliando tre conclusioni su altrettanti tentativi e perdendo due palle, ci prova in difesa senza però riuscire a mettere l’impronta sulla gara. Rimandato.

2. Luca Vitali (Germani Brescia) -7 PT: continua il momento no della Germani, che rimane a due soli punti dall’ultimo posto in classifica. A deludere c’è ancora una volta Luca Vitali, che continua a faticare nel suo nuovo ruolo partendo dalla panchina. Il play 34enne è spento e dannoso, non riuscendo mai a coinvolgere i compagni. Rimane in campo per soli 13 minuti, nei quali sbaglia tutti i tiri tentati e totalizza un -6 di valutazione. È evidente che ci voglia una scossa anche da parte sua, per raddrizzare una stagione partita in maniera disastrosa. Involuto.

3. Eimantas Bendzius (Banco di Sardegna Sassari) -6.8 PT: secondo stop consecutivo per Sassari, che alza bandiera bianca tra le mura amiche. Uno dei peggiori per gli isolani è Eimantas Bendzius, con la peggior prestazione della sua stagione. L’ala lituana ferma il suo momento magico steccando completamente l’incontro, soffrendo a rimbalzo e sbagliando tutto in attacco. Manda sul ferro tutte le cinque triple tentate, chiudendo con un desolante -4 di valutazione. Spento.

Menzione d’orrore

Jamil Wilson (Virtus Roma) 3.2 PT: nuova sconfitta per Roma, che continua a dover fare i conti con i vari problemi societari. La nostra menzione d’orrore va a Jamil Wilson, che non riesce a sopperire all’assenza di altri stranieri. Non incide in attacco e concede in difesa, commettendo anche cinque falli. Deludente.

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