Fanta LBA, Top e Flop G10: Browne in testa
Gioie e dolori della decima giornata di Dunkest LBA
È trascorsa la decima giornata di Legabasket Serie A, che ha visto disputarsi sette delle otto gare previste. Tra i risultati più interessanti del weekend c’è sicuramente l’ottimo successo della Dinamo Sassari sul campo della Virtus Bologna, oltre alla ritrovata vittoria di Brescia ai danni della Fortitudo.
Vi raccontiamo tutto il meglio e il peggio di questa giornata, con i nostri Top&Flop Dunkest.
Top
1. Gary Browne (Dolomiti Energia Trentino) 46.5 PT: importante successo di Trento sul campo della Reyer, agganciandola in classifica seppur con una gara in più. Il protagonista dell’incontro è Gary Browne, con una delle migliori prestazioni individuali della sua stagione. L’ex Darussafaka è una furia sul parquet, dimostrandosi una minaccia costante per la difesa avversaria. Batte sempre il suo diretto avversario andando spesso in lunetta, grazie a ben otto falli subiti. Mette in ritmo i compagni con 10 assist, che gli valgono la prima doppia-doppia in questo campionato con i 24 punti a referto. Inarrestabile.
2. Nick Perkins (Happy Casa Brindisi) 44.2 PT: nona vittoria consecutiva per Brindisi, che continua la sua corsa sbarazzandosi di un’acciaccata Cantù. L’MVP del match è senza dubbio Nick Perkins, che dimostra tutte le sue capacità. Il centro classe ’96 viene spesso cercato dai compagni, giganteggiando nel pitturato. Porta a spasso il diretto avversario sfruttando tutta la sua fisicità, mettendo la palla nel canestro con una facilità disarmante. 23 i punti per lui con un ottimo 11/14 dal campo, chiudendo inoltre la sua seconda doppia-doppia consecutiva grazie a 10 rimbalzi. Dominante.
3. Ethan Happ (Fortitudo Lavoropiù Bologna) 41.2 PT: ottava sconfitta su nove incontri per la F, sempre più in difficoltà. Uno dei pochi positivi in casa biancoblù è Ethan Happ, con la sua solita prestazione offensiva ad alti livelli. L’ex Cremona gioca più di tutti per la sua squadra, tentando invano di evitare l’ennesima figuraccia. Ritrova la doppia-doppia che mancava dalla seconda giornata, con 23 punti e 11 rimbalzi. Non abbiamo dubbi sulle sue potenzialità, vedremo come saprà adattarsi al cambio di guida tecnica. Volenteroso.
Menzione d’onore
Matteo Chillo (De’ Longhi Treviso Basket) 16.8 PT: quarta vittoria stagionale per Treviso, che si fa valere tra le mura amiche. Tra chi ha ben figurato c’è Matteo Chillo, che svolge alla perfezione il suo ruolo. Rimane in campo per ben 32 minuti, non deludendo il proprio coach e facendo legna sul parquet. È ordinato in attacco senza strafare, dimostrando di poter avere i suoi minuti a questo livello. Concentrato.
Flop
1. Tomas Kyzlink (UNAHOTELS Reggio Emilia) -12.5 PT: rovinosa sconfitta per la Reggiana, con un sonoro -29. Il peggiore in campo è indubbiamente Tomas Kyzlink, con una delle sue peggiori gare in carriera. L’ex Roma smattona per tutto l’incontro, chiudendo con un imbarazzante 2 su 16 dal campo. È spento anche nella metà campo difensiva, e totalizza un disastroso -9 di valutazione. Muratore.
2. Davide Casarin (Umana Reyer Venezia) -8 PT: nuovo ko per la Reyer, che deve ancora fare i conti con le varie assenze. A trovare spazio è Davide Casarin, che rimane in campo per 19 minuti senza mai riuscire a incidere. L’esterno classe 2003 è confusionario in attacco e subisce la difesa avversaria, perdendo ben 7 palloni. È evidente che il percorso di crescita sia ancora lungo per lui, ma il tempo è tutto dalla sua parte. Rimandato.
3. Giovanni De Nicolao (Openjobmetis Varese) -5.8 PT: prevedibile sconfitta per Varese, che deve arrendersi nel derby contro Milano. Tra i meno incisivi c’è Giovanni De Nicolao, che in 14 minuti è come se non ci fosse in campo. Sbaglia le tre conclusioni tentate subendo due stoppate, chiudendo con un -6 di valutazione. Invisibile.
Menzione d’orrore
Julian Gamble (Virtus Segafredo Bologna) -5.5 PT: quarta sconfitta interna consecutiva per la Virtus, continuando il suo periodo di up and down. Uno dei peggiori dell’incontro è Julian Gamble, totalmente fuori serata. Il centro virtussino non impensierisce mai la difesa avversaria, non trovando alcuna occasione offensiva. Soffre nella propria metà campo commettendo cinque falli, dovendo lasciare il parquet dopo soli dieci minuti giocati. Inesistente.