Fanta LBA, Top e Flop G23: JaCorey al comando

Tutto il meglio e il peggio della G23 di Dunkest LBA

JaCorey Williams

Si è appena conclusa la ventitreesima giornata di Legabasket Serie A, caratterizzata da tre turni Dunkest. Ad aprire le danze c’è stata infatti la sfida di venerdì sera tra Fortitudo e Reggio Emilia, con i bolognesi che hanno strappato un fondamentale successo.
Weekend positivo anche per le big del campionato, con Milano, Virtus e Venezia vittoriose.

Scopriamo i migliori e i peggiori di questa G23 Dunkest, con i nostri Top&Flop.

Top

1. JaCorey Williams (Dolomiti Energia Trentino) 42.5 PT: seconda vittoria consecutiva per Trento, che non abbandona le speranze playoff battendo una diretta concorrente. Tra i migliori in campo c’è sicuramente JaCorey Williams, che mostra i muscoli nel pitturato. Il lungo 26enne è, come di consueto, molto attivo in entrambi i lati del campo, sprigionando tutto l’atletismo che lo contraddistingue. Vince il duello contro il proprio diretto avversario e firma la quarta doppia-doppia nel nostro campionato, dimostrando di voler dare una svolta alla stagione della propria squadra. Intenso.

2. Henry Sims (UNAHOTELS Reggio Emilia) 38.2 PT: undicesima sconfitta nelle ultime dodici gare per Reggio Emilia, con il cambio di guida tecnica che non ha ancora sortito gli effetti sperati. L’unica nota lieta nel grigiore reggiano è rappresentata da Henry Sims, che per la prima volta in maglia biancorossa fa vedere la pasta di cui è fatto. L’ex di turno parte dalla panchina ma si fa subito trovare pronto, realizzando 8 punti e 5 rimbalzi nel primo quarto di gioco. Continua a martellare per tutto l’incontro segnando anche la tripla della speranza a pochi istanti dalla fine, non riuscendo però a completare la rimonta nonostante la doppia-doppia da 23 punti e 10 rimbalzi. Dominante.

3. Dario Hunt (Fortitudo Lavoropiù Bologna) 34.2 PT: importantissimo successo per la Fortitudo, che si rialza in un momento di estrema difficoltà. Tra i più determinanti per gli uomini di coach Dalmonte c’è Dario Hunt, che risponde nel migliore dei modi al suo avversario citato poc’anzi. Il numero 16 in maglia F si scatena nell’ultima frazione, risultando fondamentale per il risultato finale. A fine incontro saranno 22 i punti per lui con 9 rimbalzi catturati, fermandosi a un passo dalla doppia-doppia. La continuità non è stata il suo forte in questa stagione, vedremo se saprà restare su questa strada. Decisivo.

Menzione d’onore

Matteo Imbrò (De’ Longhi Treviso Basket) 20.5 PT: vittoria al cardiopalma per Treviso, che la spunta all’ultimo secondo dopo una partita folle. Il top scorer dei trevigiani è Matteo Imbrò, realizzando ben 18 punti. Complice un David Logan lontano dalla forma ideale, il nativo di Agrigento si prende tante responsabilità offensive, bucando ripetutamente la retina dall’arco con un ottimo 5/8. Tiene a galla i suoi nell’ultimo periodo, resistendo alla rimonta dei padroni di casa. Cecchino.

Flop

1. Fabio Mian (Vanoli Basket Cremona) -7.5 PT: secondo ko di fila per la Vanoli, che resta a due soli punti dall’ultima posizione in classifica. Tra chi non ha inciso c’è Fabio Mian, non riuscendo a dare un minimo contributo offensivo. L’ex Pistoia è piuttosto freddo dall’arco, mandando sul ferro tutte le conclusioni tentate e non sfruttando quindi la specialità della casa. Chiude con un brutto -5 di valutazione e commette anche 5 falli, in una serata da dimenticare per lui. Impreciso.

2. Ariel Filloy (Carpegna Prosciutto Pesaro) -6.8 PT: altra sconfitta per Pesaro, che inizia a guardarsi le spalle in chiave playoff. A deludere per i marchigiani c’è Ariel Filloy, decisamente lontano dai suoi standard. Esattamente come il già citato Fabio Mian sbaglia tutti i tentativi da tre punti, con ben sette conclusioni non andate a bersaglio. Soffre anche in difesa e commette uno sciocco fallo nel finale, mandando i titoli di coda all’incontro. Disastroso.

3. Luca Vitali (Germani Brescia) -4.2 PT: rovinosa sconfitta per Brescia, che viene annientata da una brillante Trento. Ad offrire una prestazione insufficiente c’è ancora una volta Luca Vitali, confermando di essere in una stagione complicata. L’esperto play biancoblu è totalmente assente in entrambi i lati del campo, risultando spesso lo specchio della propria squadra. Zero punti in 17 minuti per lui, che evidentemente inizia a sentire tutti i segni dell’età. Invisibile.

Menzione d’orrore

Carlos Delfino (Carpegna Prosciutto Pesaro) -3.5 PT: dopo Ariel Filloy citiamo un altro pesarese, anch’egli decisamente non in serata. L’ala argentina sbaglia tutte le conclusioni tentate dal campo e non riesce a vestire i soliti panni di leader della squadra, soffrendo l’intensità e fisicità avversaria. La sua stagione è stata finora straordinaria, ma un calo fisico è sempre dietro l’angolo. Affaticato.

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