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Warriors, Stephen Curry commenta la sconfitta in gara 3

Curry ha anche commentato l’episodio che ha portato all’infortunio alla caviglia, senza gravi conseguenze, nel quarto periodo

Il quarto periodo dei Boston Celtics a livello difensivo è perfetto. La squadra di coach Ime Udoka mette in campo la migliore difesa e limita l’attacco dei Golden State Warriors a soli 11 punti (23 segnati da Boston).

Non bastano i 31 complessivi di uno Stephen Curry che gioca 37 minuti, di cui gli ultimi 4:17 del quarto periodo probabilmente sopra ad un infortunio causato dalla caduta di Al Horford sopra alla caviglia del numero #30.

E’ la stessa cosa che mi era successa contro Boston, con Marcus, nella Baia in regular season, ma non mi ha fatto male come quella volta. Vedremo come starò nelle prossime ore e nei prossimi due giorni

Stephen Curry

Una meccanica molto simile a quanto accaduto con Marcus Smart lo scorso marzo. Nel post partita, Draymond Green ha detto ai media di aver sentito Steph urlare dal dolore, ma non sembra che le conseguenze siano state gravi come quelle che lo hanno poi costretto a stare fuori l’ultimo mese di regular season.

Al di là dell’infortunio, che si è verificato sul 98-110 per i Celtics e quindi a partita già quasi decisa, Curry ha evidenziato cosa ha fatto la differenza in gara 3: il miglior approccio di Boston all’inizio dell’ultimo parziale uno dei fattori principali.

Sono riusciti a forzarci alcune palle perse e a segnare dei canestri che gli hanno permesso di allungare il vantaggio. I primi 2/3 minuti del quarto sono stati fondamentali per loro per cominciare a dettare il ritmo e crearsi il distacco che gli serviva

Stephen Curry

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