Le reazioni alle partite di Banchero, Holmgren e Smith Jr

Nei primi 5 giorni di Summer League, gran parte degli occhi degli addetti ai lavori sono stati puntati sulle prime tre scelte all’ultimo Draft: Paolo Banchero, Chet Holmgren e Jabari Smith Jr.

Nel suo podcast, Brian Windhorst ha analizzato le prestazioni dei talenti scelti da Orlando Magic, Oklahoma City Thunder e Houston Rockets partendo da Paolo Banchero che, contro i Rockets, ha debuttato in Summer League con 17 punti, 6 assist e 4 rimbalzi.

Rispetto ai primi 3 giocatori scelti al draft ha il corpo più pronto per la NBA. Può giocare dentro e fuori area, è esplosivo e ha avuto un’ottima prima partita. Uno scout con cui ho parlato ha affermato che lui sarà il migliore nei primi due anni tra Chet e. Jabari, poi avranno anche loro l’opportunità di mettersi in mostra. I Magic possono davvero sorridere per quello che hanno ottenuto

Brian Windhorst

Ottimo esordio anche per Chet Holmgren che a differenza degli altri due top 3 ha già giocato due match, tutti a Salt Lake City, facendo registrare subito anche un record per quanto riguarda la competizione estiva.

Ha avuto qualche problema a rimbalzo, ma è un giocatore completo. Tira, passa la palla, si muove molto bene, è molto competitivo e poi la sua lunghezza gli permette di difende bene ed essere istintivo. In termini di velocità paga qualcosa, ma può essere davvero efficiente. E’ sullo stesso timbro di Gobert, ma Holmgren ha la capacità di muoversi in area

Brian Windhorst

Meno convincente, ma si tratta solo della prima allacciata di scarpe, la prestazione di Jabari Smith Jr, andato in doppia cifra (10 punti e 7 rimbalzi), ma messo forse in ombra dai numeri di Banchero.

Può crearsi il tiro da qualsiasi posizione del campo perché ha la lunghezza nelle sue leve per farlo. Non ha avuto un impatto particolare nella sua prima partita, ma andando avanti nel futuro potrebbe avere un’ascesa importante dal punto di vista dello sviluppo

Brian Windhorst