Il commento di Jalen Rose sul tweet di protesta di Kyrie Irving

Attraverso un tweet, Kyrie Irving è intervenuto sul web per esprimere ancora una volta il proprio pensiero in merito al vaccino e alla possibilità, adesso, di lavorare pur non essendo vaccinati.

Se posso lavorare non essendo vaccinato, allora anche i miei fratelli e le mie sorelle possono fare lo stesso senza essere discriminati o licenziati. Questo vaccino e la pandemia sono una delle più grandi violazioni della storia umana

Kyrie Irving su Twitter

Il play dei Nets, che ha riottenuto il suo posto in squadra alla fine del vecchio mandato vaccinale a New York (caduto a fine marzo), ha anche rilasciato un commento personale piuttosto forte nei confronti della pandemia.

Jalen Rose, nel programma di ESPN in cui è analista, ha per certi versi preso la parte di Irving interpretando il tweet non solo come un’accentuata presa di posizione del giocatore, che più volte ha spiegato i motivi per cui rifiuta di vaccinarsi, ma anche un racconto della realtà (quasi 1500 dipende pubblici hanno perso il posto di lavoro nella Grande Mela lo scorso febbraio prima della caduta del mandato)

Credo che la questione per Kyrie non fosse tanto il fatto di non esser vaccinato – ci sono tanti giocatori non vaccinati che giocano in Nba – ma che giocasse a New York [i Brooklyn Nets, ndr] per la squadra di casa. C’è una dicotomia evidente: un giocatore a New York può scendere in campo e prendere lo stipendio mentre molte persone hanno perso il lavoro e le loro opportunità. Kyrie ha parlato di un fatto nel suo tweet. Non è stato licenziato… penso che quest’anno sarà in campo per la maggior parte della stagione.

Jalen Rose, via Jalen&Jacoby

Parlando però dei Brooklyn Nets, la squadra ritroverà Kyrie Irving da inizio stagione. Con lui anche un Kevin Durant il cui morale è tutto da osservare dopo l’off season travagliata, e poi c’è l’incognita Ben Simmons, rientrante da un infortunio alla schiena che ora dovrebbe essere risolto.