Banchero e Mathurin, corsa a due per il premio di Rookie of the Year?

Paolo Banchero e Benedict Mathurin stanno dimostrando tutto il loro talento cristallino

Paolo Banchero e il Commissioner Adam Silver

Per chi non se le ricordasse, queste parole sono quelle con cui Benedict Mathurin si era presentato all’indomani del Draft, dimostrando sfacciataggine e una sana dose di fiducia spropositata.

Tutti dicono che LeBron James sia il migliore, per cui voglio davvero vedere quanto è forte. Io non credo ci sia nessuno più forte di me, per cui penso che anche lui debba dimostrarmi di esserlo

Benedict Mathurin

Ovviamente, a storcere il naso erano stati in tanti, praticamente tutti. Come può un ragazzo di 20 anni che non ha ancora messo piede in campo in NBA avere il coraggio di fare certe dichiarazioni?

Oggi, a quattro mesi di distanza, Benedict Mathurin sta mettendo in mostra un talento cristallino, facendo parlare di sé non per le sue prodezze fuori dal parquet, ma sfoggiando doti tecniche e atletiche di alto livello. Nelle prime cinque uscite stagionali ha viaggiato a 20.8 punti, 2.4 assist e 5 rimbalzi di media, tirando con il 45.3% dal campo e con il 38.7 % da tre.

Un giocatore entusiasmante, forte fisicamente, solido nel tiro e abile nell’andare a canestro, il partner perfetto di Tyrese Haliburton, con il quale forma una coppia grazie alla quale i tifosi dei Pacers possono sognare, nella speranza di aggiungerci, a partire dalla prossima estate, Victor Wembanyama.

Insieme a lui, l’unico altro rookie che sta mettendo a ferro e fuoco la lega, mostrando maturità, è Paolo Banchero. Nonostante le cinque sconfitte in altrettante gare, il prodotto di Duke sta giocando a livelli altissimi, quasi da all-star.

Se anche l’avvocato, Federico Buffa, ne è rimasto sorpreso, dichiarando che uno come lui “passa una volta ogni mai“, è obbligatorio lodarne le gesta. Paolo ha tutto. Un’ala grande di 208 cm e 113 kg con le sue qualità difficilmente si vede su un campo da basket.

Gioca ovunque, svariando su tutto il fronte offensivo, agendo anche da play, grazie alla tecnica e alla visione di cui è dotato. Tira in allontanamento, in avvicinamento, penetrando al ferro, e non disdegna la soluzione da lontano, benché debba migliorare la percentuale del tiro da tre, al momento ferma al 28,6%.

I numeri non mentono. Finora ha raccolto 24 punti, 7.6 rimbalzi, 3.2 assist e 1.8 stoppate a partita, mettendo a segno almeno 20 punti in ognuna delle sue prime cinque uscite stagionali. Nella storia della lega, solo Wilt Chamberlain, Oscar Robertson, Elvin Hayes, Grant Hill e Dominique Wilkins hanno fatto meglio di lui. Leggende del gioco, a cui Banchero deve provare a puntare per scrivere pagine importanti di questo sport.

Insomma ad oggi la corsa al premio di Rookie of the Year sembra essere una sfida riservata a Paolo Banchero e Benedict Mathurin, due talenti incredibili che fin dai dai primi minuti in NBA hanno dimostrato di avere un potenziale da futuro All-Stars

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