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Nets, Udoka è il coach giusto per ripartire?

Ime Udoka potrebbe essere l’uomo giusto per risollevare la situazione dei Brooklyn Nets. Ecco il nostro pensiero

Nell’ultima off-season, terminata il 18 ottobre con l’inizio della stagione NBA, si è parlato poco di basket giocato, tanto di mercato e tantissimo di Ime Udoka. A metà settembre, infatti, è scoppiato il caso che ha spinto la dirigenza dei Celtics a sospenderlo per un’intera stagione, allontanandolo dalla squadra, a causa della violazione di un codice di comportamento interno alla franchigia.

Boston, ad un mese dal via della regular season, si è ritrovata in una situazione paradossale, con tanti infortunati, Williams e Gallinari su tutti, e senza allenatore, priva dell’uomo che è stato capace di portarla a due vittorie dal Larry O’Brien Trophy alla prima esperienza da head coach.

Ime Udoka, dal canto suo, si è visto sfilare dalle mani un’opportunità più unica che rara, con la possibilità di ritentare la scalata con più consapevolezza, altre frecce a disposizione del suo arco, come Malcom Brogdon, e con un gruppo di giocatori ormai pronto a vincere. Inoltre, ha rischiato di vedere compromessa una carriera, stroncata sul nascere, perché dall’altra parte dell’oceano, spesso, le etichette te le porti dietro per sempre.

Nella serata di ieri, invece, un fulmine ha squarciato il cielo della lega. Steve Nash è stato esonerato dai Brooklyn Nets, complice un avvio di stagione disastroso in relazione al team a disposizione del due volte MVP della NBA.

Per sostituirlo, nonostante manchi l’ufficialità, Sean Marks sta pensando proprio a Udoka, già assistente allenatore dei Nets nel 2020-2021.

Al momento, i Brooklyn Nets hanno un record di 2 vittorie e 6 sconfitte, cifre che vogliono dire tredicesimo posto nella Eastern Conference e un castello da ricostruire completamente.

I numeri sono disastrosi. La squadra di proprietà di Joseph Tsai è il 21esimo attacco per punti segnati (112.0), ha il 28esimo defensive rating (118.3) ed è 26esima per punti concessi (118.8).

Le uniche note positive sono Kyrie Irving e Kevin Durant, almeno dal punto di vista offensivo. Il supporting cast è praticamente nullo, con Ben Simmons quasi sempre nel ruolo del fantasma. Un incubo che sembra soffocare uno dei roster, sulla carta, più ricchi di talento dell’intera lega.

Udoka, considerando il lavoro svolto l’anno scorso, può essere l’uomo giusto. Nel 2021-2022 i suoi Boston Celtics sono stata la miglior difesa della lega con un defensive rating pari a 106.2 e il quinto miglior attacco, con un offensive rating di 119.3.

Il lavoro svolta da Udoka è stato stupefacente. In pochi mesi è riuscito a fare esprimere al meglio i propri giocatori, affiancando alle stelle, Jayson Tatum e Jaylen Brown, un cast di supporto di tutto rispetto, funzionale e sempre sul pezzo. Da Marcus Smart a Grant Williams, passando per Time Lord e Payton Pritchard, tenendo conto del solito granitico Al Horford.

Agonismo, difesa e qualità, con scelte ragionate e quasi mai avventate. Ai Nets, in questo momento, manca tutto ciò. Solidità difensiva, mentalità vincente, carisma e opzioni d’attacco alternative a Durant e Irving, nella speranza che Simmons ritrovi sé stesso. Ime Udoka può essere la svolta.

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