Knicks, una vittoria dal sapore amaro
Dopo il flebile successo di stanotte, nella Grande Mela si pensa già a soluzioni alternative sul mercato prima della dead-line
Nella prima al Madison con le nuove City Edition (qua trovate tutte le 30 City Edition 22/23), i New York Knicks soffrono più del previsto per battere i giovani Detroit Pistons, lasciando non pochi dubbi sui reali piani futuri della franchigia.
Con Mitchell Robinson ed Evan Fournier in un pessimo periodo di forma, Tom Thibodeau decide di ripiegare su Cam Reddish, maggiormente impiegabile anche in difesa rispetto al francese, ed Isaiah Hartenstein, lungo con caratteristiche simili allo stesso Robinson.
Pronti via, ed è subito preoccupazione in casa Knicks, con la squadra che chiude il primo parziale tirando con un pessimo 1-10 dall’arco, e lasciando troppi spazi anche in difesa negli 1 vs 1. Quando in campo entrano alcuni elementi della second-unit, cioè Quentin Grimes ed Immanuel Quickley, qualcosa sembra cambiare. Grazie a loro i padroni di casa raggiungono anche un massimo vantaggio di 16 lunghezze, per poi subire il mini-parziale di 9-0 da parte dei Pistons.
Sono proprio questi improvvisi black-out a preoccupare, con i Knicks costretti ad affidarsi solamente a Jalen Brunson ed RJ Barrett per uscire dal pantano. I due sono stati gli unici, insieme a Julius Randle, a chiudere la partita in doppia cifra, lasciando molti dubbi sul reale valore di gran parte del roster.
Lo stesso Barrett è sembrato molto preoccupato in conferenza stampa, lasciando presagire pessimi segnali. Nonostante un costante miglioramento e la meritata estensione di contratto, il numero 9 non ha ancora risolto i soliti problemi al tiro, apparendo troppo discontinuo nel corso delle tre stagioni trascorse in NBA.
Questa notte, aiutato anche da una pessima difesa come quella di Detroit, il canadese ha chiuso con 30 punti ed un ottimo 10-17 al tiro, ma la domanda è: riuscirà l’ex Duke a mantenere a lungo simili percentuali? Tom Thibodeau tuttavia si è detto fiducioso, rimanendo soddisfatto del percorso compiuto da Barrett.
RJ deve imparare a rischiare maggiormente, ed essere meno timoroso nelle sue scelte offensive. Attaccando maggiormente il ferro stanotte è riuscito a ritagliarsi 8 tiri liberi, e questo è già un buon segnale di miglioramento. Mi aspetto molto da lui, penso ne siate tutti consapevoli
Tom Thibodeau
Ma, con il solo Brunson e lo stesso Barrett a trascinare la squadra, come faranno i Knicks a porsi obbiettivi prestigiosi? La sensazione è che manchi davvero un veterano pronto a spronare e guidare con più impeto i tanti giovani. Nelle ultime ore si è appreso che la dirigenza avrebbe messo gli occhi su Jae Crowder, in uscita dai Suns e conteso da numerose franchigie.
Ma chi sacrificare per arrivare a lui? Molti parlano di Immanuel Quickley, che è apparso si molto talentuoso ma con evidenti limiti fisici e tecnici, oppure di Obi Toppin, che però è considerato uno dei pupilli di Thibodeau.
L’unica alternativa rimane quindi Cam Reddish, che anno prossimo sarà in scadenza e difficilmente rinnoverà con i Knicks. Secondo gli ultimi rumors, la dirigenza sarebbe a lavoro già da molto tempo per cercare un’ altra destinazione all’ ex Hawks, che tuttavia appare difficilmente scambiabile.
Con un futuro incerto e prestazioni molto altalenanti, il baratro dei New York Knicks sembra davvero non trovare una fine. Anche perchè, tranne la casuale annata 2020-21, nella grande mela non si vede la post-season in modo continuativo da quasi 10 anni, quando il leader della squadra era ancora Carmelo Anthony.