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Warriors, Steph Curry come Michael Jordan

Con la prestazione da 50 punti nella sconfitta di Phoenix, Steph Curry raggiunge Michael Jordan in una speciale classifica

La sorpresa in negativo di questo avvio di stagione, senza ombra di dubbio, sono i Golden State Warriors. Appena cinque mesi fa i ragazzi guidati da Steve Kerr sfilavano vittoriosi per le strade di San Francisco festeggiando il quarto anello conquistato dal 2015.

Oggi, tuttavia, sembrano essersi persi. Hanno iniziato male, in trasferta malissimo, non avendo ancora vinto. Il record attuale recita un eloquente 6-9. L’unica nota positiva è un Steph Curry in formato MVP, con 31.5 punti a partita, il 43.3% da tre punti e il 64.7% di true shooting.

Nella notte appena trascorsa ha deciso di scolpire un altro capolavoro, aggiungendo l’ennesima partita da record della sua carriera, segnando 50 punti nella sconfitta contro i Phoenix Suns, a cui ha aggiunto 6 assist e 9 rimbalzi.

Steph Curry, con questa prestazione, ha scritto un’altra pagina di storia raggiungendo Michael Jordan per numero di partite (6) con almeno 50 punti dopo i 30 anni. Al primo posto di questa speciale classifica troviamo Wilt Chamberlain con 7 partite.

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