Kings, De’Aaron Fox: “In città è tornato l’entusiasmo”

Dopo la quinta vittoria consecutiva stanotte contro gli Spurs, a Sacramento sembra davvero esser cambiato qualcosa

De'Aaron Fox contro gli Spurs

Ci sono città che vivono solamente per il basket, e alle quali, se togli quello, rimane davvero poco o nulla. Contesti come Salt Lake City, Sacramento, Oklahoma City e Portland devono gran parte della loro fama solamente alla palla a spicchi, poichè ignorate dalle altre leghe professionistiche americane.

Difatti, quando la propria squadra gioca in casa, l’entusiasmo sale a mille, e le arene puntualmente sono quasi sempre complete. Non disponendo della fama delle grandi città americane, in questi contesti l’arrivo della pallacanestro ha rappresentato una rinascita. Sarà per questo che i grandi campioni che si sono ritrovati a giocare in questi ambienti (Damian Lillard e Russell Westbrook su tutti) hanno ricevuto fin da subito l’affetto di tutti, creando un particolare legame con le comunità cittadine.

Sacramento, città del Nord della California, non lontano dalla remota Sierra Nevada e geograficamente isolata dalle grandi e ricche metropoli come San Diego, San Francisco e Los Angeles, era praticamente sconosciuta fino all’arrivo della NBA. Dopo i successi dell’era Webber, Divac, Stojakovic, in città sono ormai 16 anni che nessuno sente parlare di play-offs, e la dirigenza aveva anche ipotizzato di trasferire la squadra in un altro contesto.

Quest’anno invece, dopo l’arrivo di Mike Brown e la creazione di una squadra giovane ed elettrizzante, l’entusiasmo sembra esser finalmente tornato, con i tifosi di nuovo accorsi in massa a popolare in massa gli spalti del Golden 1 Center.

Stanotte i Kings, spinti da oltre 17 000 persone, hanno infilato il quinto successo consecutivo contro i San Antonio Spurs, continuando piano piano a risalire i piani alti della Western Conference. Mike Brown in conferenza stampa ha dichiarato di aver vissuto la partita con una particolare emozione, ringraziando personalmente i tifosi per l’atmosfera offerta.

L’energia che Sacramento ci regala è qualcosa di unico. Stanotte mi sono davvero emozionato a vedere tutta quella gente, ed in particolare ragazzi e bambini. Il messaggio che passa è davvero molto bello, l’attaccamento della città verso la squadra è qualcosa di unico. Noi siamo contenti di averli ripagati con una vittoria

Mike Brown

Pur soffrendo più del previsto, i Kings, con uno scatto decisivo nell’ultimo parziale, hanno battuto di quasi 20 punti i giovani Spurs di Popovich, trascinati da un De’Aaron Fox in stato di grazia, e che finalmente sembra esser pronto per trascinarsi la squadra sulle spalle. Con 28 punti, 8 assist ed un 11-15 totale al tiro, il prodotto di Kentucky ha dimostrato ancora una volta di essere una delle guardie top scorer della lega, chiudendo pure con un +36 di plus/minus, che rappresenta il suo massimo in carriera.

Il pubblico di casa sembra aver apprezzato le sue doti di leadership, ripagandolo con affetto e considerandolo ormai il futuro uomo franchigia. Inutile parlare del grande legame che lega De’Aaron Fox alla comunità di Sacramento, e che è stato uno dei tanti motivi per rinnovare a lungo termine il suo contratto con la franchigia.

Considero Sacramento ormai come casa mia. Qui ho ricevuto fin da subito un affetto ed un calore a dir poco incredibili. Quest’anno la gente è tornata con entusiasmo a sostenerci, e noi ne siamo felici. Se la pallacanestro diventa anche uno strumento di unione per la collettività, allora le cose stanno andando sicuramente nel verso giusto.

De’Aaron Fox

Protagonista nascosto è stato però anche Davion Mitchell, che, pur tirando poco e male, ha contribuito, con le sue grandi doti di difensore dal perimetro, alla vittoria dei suoi. Il numero 15, pur non disponendo di grossi margini di miglioramento, si è dimostrato tuttavia pronto fin da subito a imprimere il suo contributo nella NBA. Mike Brown ne ha apprezzato le grandi doti atletiche, paragonandolo al Gary Payton II della passata stagione a Golden State.

Allenando Gary anno scorso, ho avuto modo di notare che assomigli molto a Davion. Entrambi dispongono di lunghe braccia ed ottime doti fisiche, ed in difesa hanno quell’atteggiamento aggressivo e concentrato che serve sempre. Senza Davion stanotte non avremmo vinto, il suo contributo è stato davvero incredibile.

Mike Brown

Attendendo la sfida contro i Detroit Pistons di Domenica, a Sacramento sembra finalmente esser tornata la pallacanestro di alto livello. Un bel segnale per l’ambiente, che da troppi anni aveva smesso di credere nella palla a spicchi e che oggi invece torna, con rinnovato entusiasmo, a sostenere i propri beniamini.

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