Clippers, John Wall: “Sono ancora un ottimo giocatore”

Nonostante l’assenza di Paul George, la banda di coach Lue ha trovato in nel gioco di squadra e nel tiro da 3 le armi per il successo contro i Jazz

John Wall in maglia Clippers

La faccia di coach Tyronn Lue a fine partita sembra soddisfatta, così come quelle dei suoi giocatori. I Los Angeles Clippers giocano probabilmente la miglior partita in stagione, trascinati dal duo Powell-Jackson, stanotte veri e propri cecchini dall’arco.

Ma ciò che maggiormente fa piacere vedere è l’unità di squadra, ed il fatto di poter finalmente contare su un roster profondo ed altamente competitivo. Con un Kawhi Leonard ancora ben lontano dalle migliori condizioni e Paul George out per infortunio, i losangelini battono i giovani Utah Jazz grazie ad un ottimo giro palla e buone letture difensive nei momenti clutch.

Il dato che più sorprende è quello dei passaggi riusciti, ben 329, massimo in stagione, e che dimostra come i Clippers non siano completamente dipendenti dagli isolamenti di George, mostrando un ottimo gioco di squadra. Gli scarichi negli angoli si sono rivelati l’arma principale per colpire la difesa a zona dei Jazz.

Come vedete nel video, John Wall, con il suo silenzioso contributo da sesto uomo, si è rivelato particolarmente decisivo, aiutando la squadra soprattutto negli attacchi in transizione e mettendo a segno anche un clamoroso buzzer. Non sarà più il fenomeno ammirato a Washington, ma il numero 11 ha dimostrato ancora di possedere doti da creator davvero incredibili.

Sono venuto qui a Los Angeles per vincere e dare una mano alla squadra. Credo di aver dimostrato di essere ancora un ottimo giocatore, quest’oggi più che mai. La strada è quella giusta, il gioco che vogliamo produrre sta piano piano prendendo forma

John Wall al Los Angeles Times

Anche sul lato delle palle perse i Clippers hanno dimostrato evidenti miglioramenti. Nell’ultimo parziale, quello decisivo per le sorti della partita, i padroni di casa ne hanno collezionate solamente 2, dimostrandosi sempre molto precisi nelle dinamiche offensive, ed affidandosi a Norman Powell per scappare via. L’ex Portland, pur con il suo oneroso contratto, si dimostra ancor una volta un pilastro fondamentale nelle rotazioni, grazie alle sue percentuali al tiro e la capacità di aprirsi il campo in maniera eccezionale.

Norman è parte integrante del nostro gioco, e si sta dimostrando un’ ottima aggiunta in uscita dalla panchina. Le sue capacità offensive ed il suo modo di leggere il gioco lo rende fondamentale per una squadra che, come noi, ambisce a traguardi importanti.

Tyronn Lue

Ultimo ma non ultimo c’è da sottolineare la grande prestazione difensiva di Amir Coffey, forse passata troppo in secondo piano. Il numero 7 ha letteralmente chiuso la strada a Lauri Markkanen, costringendo il finlandese a pessime percentuali dal campo ed impedendogli diversi isolamenti.

In particolare sulle giocate clutch, l’ala piccola nativa di Minneapolis ha limitato non poco gli attacchi di Utah, e, con la palla rubata a Talen Horton-Tucker a pochi secondi dalla fine, ha di fatto consegnato la partita ai suoi. Strano che coach Lue lo stia impiegando così poco, in particolare dopo averlo appena rinnovato in estate.

Dunque, nonostante le tante e pesanti assenze, i Clippers continuano a viaggiare a buoni ritmi. Tutto ciò in attesa di rivedere Kawhi giocare a pieno ritmo, speriamo il prima possibile.

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