Warriors, Draymond Green e la Second Unit

L’inizio di stagione dei Golden State Warriors è stato a tratti altamente negativo, con un momentaneo record di 10 vittorie e 10 sconfitte e l’undicesimo posto nella Western Conference. Nelle ultime partite, le cose sembrano essere migliorate, anche grazie ad un’intuizione di Steve Kerr.

Infatti, il coach di Golden State ha deciso di dare nuova linfa alla second unit, facendo partire Draymond Green dalla panchina in due delle ultime tre gare. L’orso ballerino sembra aver preso bene la scelta, abbracciando e condividendo pienamente l’idea di Kerr e ponendosi degli obiettivi per migliorare la squadra.

Penso che sia molto importante. Penso che l’importanza sia solo assicurarci di essere in grado di sostenere il livello di energia necessario per vincere ad alto livello, quindi questo è il mio obiettivo

Draymond Green

Insieme ai suoi nuovi compagni di quintetto, Poole, Wiggins, DiVincenzo e Lamb, Draymond Green sta cercando la via per permettere al gruppo di rendere al meglio tramite due mezzi.

Innanzitutto sto cercando di rallentare la velocità di gioco dal momento che la second unit non dovrebbe giocare velocemente come la prima. Dovrebbe essere più metodica. I movimenti dovrebbero essere più modellati e ragionati rispetto alla casualità attuale del nostro attacco. E poi, soprattutto, voglio assicurarmi che la second unit difenda, perché il compito non è quello di andare là fuori e costruire il vantaggio. Il compito della second unit è quello di mantenere il vantaggio, e nel caso in cui lo Starting Five non è riuscito a costruire un vantaggio, allora il tuo compito è quello di rallentare e risolvere il gioco

Draymond Green

Draymond Green ha avuto fin dall’inizio un ruolo fondamentale nel successo degli Warriors e coach Steve Kerr potrebbe aver trovato un’altra volta la chiave per risolvere i problemi di questo avvio di regular season complicato.