Warriors, segnali di miglioramento da parte dello young core?
Dopo le incertezze iniziali, anche i giovani talenti dei Golden State Warriors sembrano aver compiuto degli importanti passi avanti
In una regular-season fatta di 82 partite concentrate in quasi 8 mesi, è normale che le rotazioni delle varie franchigie si allunghino, ed anche i più giovani trovino i loro spazi per emergere.
Non è consuetudine in NBA trovare una squadra già fortissima e dominante ma ugualmente piena di talenti che garantiscano un roseo futuro. I Golden State Warriors, grazie a mirate scelte in off-season ed ottime strategie societarie, sono riusciti in questa difficile impresa, potendo contare su almeno 3/4 giovani di prospettiva su cui contare quando l’era degli Splash Brothers e della dinastia sarà giunta al termine.
Questa notte, nella sfida in back-to-back contro i giovani Houston Rockets, Steve Kerr ha deciso di sperimentare nuove rotazioni, dando spazio e fiducia anche a giocatori normalmente poco impiegati. In queste situazioni è importante farsi trovare pronti e ripagare la fiducia che l’allenatore ripone in te, soprattutto in ottica futura.
Moses Moody, guardia tiratrice da Arkansas al suo secondo anno in NBA, nonostante il non altissimo minutaggio (appena 17 minuti), ha dimostrato di saper essere un ottimo tiratore e garantire punti ed efficienza in campo in uscita dalla panchina. Questa notte il numero 4 ha chiuso con 11 punti, con un 4/5 al tiro ed un perfetto 3/3 dall’arco, guadagnandosi i complimenti di Steve Kerr.
Nonostante abbia solamente vent’anni, Moses dimostra ogni giorno professionalità e carattere. La sua voglia di migliorarsi costantemente mi fa ben sperare. In questi giorni è rimasto perfino ad allenarsi da solo per accurare il suo tiro, ed i risultati oggi si sono visti
Steve Kerr
Dopo non aver mai visto il campo nelle sfide contro Minnesota e Utah, Moody ha così risposto alle tante critiche messe su nelle ultime settimane sull’effettiva stabilità dello young-core degli Warriors. Ottimi segnali si sono visti anche in difesa, dove il numero 4 è risultato molto aggressivo sul perimetro e negli 1-vs-1, grazie ad una condizione fisica ed un intelligenza in campo davvero superlative.
Non stupitevi dell’atteggiamento di Moses, questo ragazzo non finisce mai di impressionare. La sua positività davvero contagiosa, e la dimostra ogni giorno che passa. Vi assicuro che alla sua età pochi si impegnano come lui. Vederlo così pronto in queste situazioni fa bene a tutti noi suoi compagni. Il nostro roster è molto profondo, ma avete visto che tutti quanti, quando scendono in campo, danno l’anima per arrivare alla vittoria e dare una mano alla squadra.
Steph Curry
E mentre James Wiseman si sta ancora facendo le ossa in G-League per sperare di tornare in forma, preoccupano le condizioni di Jonathan Kuminga, che alterna prestazioni dominanti, in cui viene fuori tutto il suo potenziale, ad altre, come quella di stanotte, in cui non riesce proprio ad incidere.
Tuttavia, con Klay Thompson assente in tutti i back-to-back stagionali, sono sicuro che, anche per i tanti giovani talenti, ci sarà modo di trovare spazio e dimostrare tutte le loro grandi potenzialità.