GSW, senza Steph Curry serve ritrovare il miglior Klay Thompson

Con l’infortunio alla spalla di Steph Curry, gran parte del gioco offensivo degli Warriors passerà dalle prestazioni di Klay Thompson

Klay Thompson

Piove sul bagnato in casa Golden State Warriors. I campioni in carica, dopo uni inizio tutt’altro che entusiasmante, devono adesso fare i conti anche con la prolungata assenza della loro principale star.

Steph Curry, infortunatosi alla spalla nella sfida contro gli Indiana Pacers, è ancora indeciso se operarsi o meno, ma sicuramente rimarrà fuori dai campi per almeno 2 settimane. Dunque toccherà all’altro Splash Brother, ovvero Klay Thompson, dimostrare di essere ancora quel giocatore formidabile ammirato prima del grave infortunio.

Eh si, perché il Klay che conoscevamo era un giocatore elegantissimo, efficiente sia in attacco che in difesa e con una visione di gioco fuori dal comune. Eppure, dopo il suo ritorno in campo nella passata stagione, quel tipo di giocatore non lo abbiamo in pratica più ammirato.

Che non sia facile ritornare in forma dopo un simile calvario nessuno lo mette in dubbio, ma la speranza per i Dubs è che, con il tempo, il numero 11 possa continuare a riprendere sempre maggiore confidenza nei suoi mezzi.

Stanotte, nella sconfitta contro i Philadelphia 76ers, Klay, pur giocando con un po’ di dolore sul ginocchio sinistro, ha tirato malissimo e non è mai entrato nei ritmi partita. Preso dalla frustrazione, il prodotto di Washington State, a fine partita, è rimasto per alcuni minuti seduto da solo in panchina, con un’aria preoccupata e spaesata.

Il momento non è facile per Klay Thompson, ma io sono sicuro che, con la sua instancabile voglia di migliorarsi costantemente ed il suo spirito da vero professionista, Klay possa tornare presto a stupire tutti noi.

Potete immaginare quanto sia legato a Klay e quanto lo conosca. Mi dispiace vederlo giocare così, ma la sua voglia di mettersi in gioco e dimostrare quanto vale non è assolutamente cambiata. Lui è un combattente vero, e sono sicuro che col tempo riuscirà a tornare sempre più in forma.

Steve Kerr

I Warriors, pur privi ancora anche di Andrew Wiggins e Draymond Green, saranno chiamati ad un pronto riscatto in quel di Toronto, dove affronteranno un’altra squadra in crisi d’identità come i Raptors.

L’unico segnale positivo sembra arrivare dai giovani, dove, sia J0rdan Poole che Donte DiVincenzo, sembrano finalmente aver trovato un minimo di continuità. Il loro compito sarà quello di sostituire, quanto più possibile adeguatamente, Steph Curry nel back-court, ed i primi segnali sembrano essere più che positivi in tal senso.

Infine un accenno su James Wiseman. Il prodotto di Memphis, tornato ad allenarsi e a giocare con la squadra, ha mostrato ottimi spunti in queste ultime partite, sostituendo adeguatamente Kevon Looney nel ruolo di 5. La speranza è che, con tutti gli scongiuri del caso, il numero 33 possa finalmente mostrare tutto il suo grande potenziale talento, che spinse Golden State a sceglierlo subito dopo Anthony Edwards al Draft del 2020.

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