Franchigia NBA a Mexico City, Tatum: “C’è quello che serve”

Mark Tatum, vice commissioner della NBA, non esclude la possibilità di un’espansione della lega a Città del Messico in futuro

NBA Games Messico

L’espansione della NBA con un’altra franchigia è un punto focale della lega. Il dove non si sa, sono sorte tante ipotesi nell’ultimo paio di anni, ma Città del Messico sembra una forte candidata.

Lo fa pensare il fatto che per vedere Heat-Spurs, la notte scorsa, il pubblico ha riempito l’Arena CDMX. Lo dice Adam Silver, che tiene fortemente in considerazione la capitale messicana per un’eventuale espansione della NBA o come sede di All-Star Game dopo la discussione del nuovo CBA (Collective Bargaining Agreement).

Al momento non rientra nei piani, ma se un giorno dovesse essere, Città del Messico sarebbe una delle città da tenere in considerazione insieme ad altre grandi città del Nord America

Mark Tatum, via Andscape

Attraente, non c’è dubbio, soprattutto quando c’è così tanto pubblico che mostra passione per il gioco e per il brand NBA (come hanno dimostrato altre possibili mete come Las Vegas e Seattle).

I dettagli su cui riflettere in ottica di un’espansione concernono però soprattutto i viaggi, gli spostamenti e la conseguente organizzazione di un calendario fitto di impegni, anche se il vice commissioner Mark Tatum ha fatto intendere di non essere preoccupato da questo punto di vista.

È un volo corto per diverse squadre come quelle della Florida o per esempio New Orleans. Oppure dall’Arizona. Sono comunque piccoli aspetti che teniamo in considerazione. Ma dico di nuovo che un’espansione non è nei piani nel breve termine

Mark Tatum

La capitale messicana è già nell’orbita del mondo NBA con la sua squadra di G-League (i Capitanes), da cui sono usciti tra l’altro anche giocatori che hanno debuttato nel nostro campionato di LBA (Justin Reyes a Varese).

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