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Box-and-one, cos’è e come funziona

Analisi e interpretazione di una delle difese più discusse nel mondo del basket, specialmente nell’ultimo periodo: la Box-and-one

Tanto criticata quanto acclamata, la difesa box-and-one ha visto, specie nell’ultimo periodo, un suo forte ritorno al centro della discussione cestistica, specialmente grazie alle parole su Twitter di Mike James, che ha duramente criticato la scelta dell’allenatore dell’Alba Berlino, Israel González, che l’ha applicata per 40′ contro lo stesso James e compagni, nella partita persa all’ultimo tiro contro l’ AS Monaco.

Ok la giornata è passata e il gioco è finito…. siamo tutti d’accordo sul fatto che giocare Box-and-one per 40 minuti in una partita di basket professionistico sia ridicolo?

Mike James

Di certo non è la prima né l’ultima volta che si utilizza una tale strategia, bensì risulti “anomalo” l’impiego per 40′, spesso e volentieri si ricorre a quest’arma per fermare attacchi alquanto prolifici in cui la superstar gestisce la maggior parte dei palloni; così come nel caso delle Finals NBA 2019, dove i Raptors utilizzarono più e più volte tale tattica per fermare l’attacco degli Warriors decimato dagli infortuni.

A tal proposito si è espresso anche il coach della Virtus Bologna, Sergio Scariolo, abile utilizzatore di tale meccanismo difensivo sia con la nazionale spagnola che con le V nere, usandola proprio recentemente per fermare la star del Maccabi Tel-Aviv, Lorenzo Brown, limitamdolo a soli due tiri liberi negli ultimi 5 minuti, permettendo così alla Virtus di trionfare in Israele.

Il coach in conferenza stampa il giorno seguente al tweet di James ha dichiarato:

L’abbiamo utilizzata per 3′ nell’ultima partita e ci ha permesso di ribaltarla, passando da -7 a +6…credo che se una squadra con il budget del Monaco abbia faticato a vincere contro l’Alba Berlino, allora qualcosa vuol dire che sono riusciti a tirarla fuori

Sergio Scariolo

Che cos’è la Box-and-one?

La Box-and-one è una difesa “mista” che combina la difesa a uomo e quella a zona, con lo scopo di limitare il miglior giocatore avversario e fare affidamento sugli altri quattro componenti della squadra. Tendenzialmente viene usata nei settori giovanili dove è facile incontrare squadre con un grande dislivello tecnico fra i giocatori in campo, ma se accuratamente utilizzata, può essere altrettanto efficace anche ad alti livelli.

Come funziona la Box-and-one?

Proprio dal nome box (scatola) e one (uno) si può capire la formazione di questa difesa, costituita da quattro giocatori a forma di quadrato/scatola che si dispongono a zona all’interno dell’area, e da un giocatore che applica la marcatura a uomo ed è designato per fare pressione e sfiancare il miglior giocatore avversario, costringendolo così a dei passaggi per i compagni.

In alcuni casi, inoltre, la box and one può variare effettuando dei raddoppi sistematici sui giocatori più forti della squadra avversaria che, se ben eseguiti, possono portare al contropiede o situazioni di caos che confondono l’attacco.

Pro e contro della Box-and-one

Come tutti gli schemi, anche questo ha i suoi vantaggi e svantaggi:

Vantaggi: poiché non richiede grandi sforzi ne tattiche, questa difesa risulta teoricamente molto semplice da realizzare. Crea confusione all’interno dell’attacco avversario, non richiede l’uso di rotazioni difensive e spesso destabilizza la superstar, che in alcuni casi va nel panico.

Svantaggi: come una coperta, per coprire da un lato bisogna sacrificare l’altro, e proprio con questa difesa le zone “sacrificali” sono il centro-area, un zona tipicamente ad alta percentuale, e gli angoli, dove sui ribaltamenti di lato si fa fatica a coprire e le squadre ben preparate possono colpire sfruttando dei buoni tiri aperti.

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