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Clippers, la rimonta non cancella un’opaca prestazione

Nonostante l’affermazione all’overtime contro i Pistons, i Clippers si dimostrano ancora una squadra lenta e brutta da veder giocare

Tyronne Lue aveva già schierato il quintetto per il garbage time, quando all’improvviso i suoi Los Angeles Clippers hanno rimontato i quattordici punti di svantaggio sui Detroit Pistons in poco più di 3 minuti.

Questa inaspettata e quasi tardiva reazione, dovuta anche a dei pasticci difensivi e close-out piuttosto rivedibili da parte degli avversari, ha spinto Lue a inserire nuovamente i titolari. Con la partita trascinata all’overtime, gli ospiti si sono poi imposti facilmente, con un parziale di 3-14 nei 5 minuti di gioco.

Molti tifosi ed appassionati NBA, dopo la fine dell’incontro, si sono lamentati dell’atteggiamento passivo e poco voglioso dei Pistons, che sembravano quasi volersi far rimontare per poi perdere. In effetti, considerando l’ottima prestazione del collettivo fino a quel momento, tutto ciò appare quantomeno un po’ bizzarro.

I Clippers infatti, pur ancora privi di Kawhi Leonard, hanno inseguito per la quasi totalità del match una Detroit agguerrita e molto divertente da vedere. Al contrario i losangelini sono sembrati lenti e prevedibili in fase offensiva. Isaiah Stewart e Jalen Duren, che già sembra mostare veri e propri sprazzi di dominio sotto canestro, sono stati un vero e proprio incubo per la difesa avversaria, che in generale è apparsa molto sottotono soprattutto nella lettura dei raddoppi.

C’ha pensato Paul George a dare una vera scossa ai suoi, assistendo in maniera pregevole i compagni e tirando con buone percentuali dal campo. Le triple dall’arco sono state in generale l’unica vera arma che i Clippers hanno avuto a disposizione per far male. Luke Kennard e John Wall, autori in due di un 8/14 totale, si sono dimostrati due ottimi role players in uscita dalla panchina, grazie alla loro grande capacità di crearsi spazio dal palleggio.

Nonostante la vittoria ed il quarto posto raggiunto nella Western Conference, i Clippers hanno dimostrato ancora di non essere entrati pienamente nel ritmo stagione, andando molto ad intermittenza e concedendo troppi spazi in difesa. Ulteriore stimolo per Tyronne Lue di provare a migliorare ulteriormente la squadra, che appare si molto profonda e funzionale, ma comunque un gradino sotto rispetto ai New Orleans Pelicans e ai Denver Nuggets, le due franchigie maggiormente dominanti in questo Dicembre di NBA.

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