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Nets, con gli Spurs arriva la dodicesima vittoria consecutiva

Travolgendo nella notte i giovani San Antonio Spurs, i Brooklyn Nets si confermano la squadra più in forma del momento

Dalla promozione di Jacque Vaughn a capo allenatore, i Brooklyn Nets sono passati in un battibaleno dal buio più totale alle vette delle Eastern Conference. L’ex assistant-coach ha la più alta percentuale di vittorie da quando ha preso la guida della franchigia. E in effetti, dal momento in cui c’è stato il cambio di allenatore, sia nell’ambiente che in campo sembra esser tornato il sereno.

Kevin Durant e Kyrie Irving, che sembravano in rotta di collisione fino a poco fa, sono tornati ad esprimere tutto il loro talento, viaggiando a cifre spaventose e dimostrando di saper essere due ottimi leader.

Anche Ben Simmons, odiato e disprezzato da tutti, sembra essersi ripreso la scena. Vaughn sembra finalmente aver trovato un ruolo all’australiano, facendogli guidare la quasi totalità delle transizioni offensive. In questo modo, dandogli fiducia in attacco, il numero 10 è rinato anche in difesa, diventando meno falloso e più concreto sotto canestro. Che non sia un realizzatore lo sappiamo tutti, ma se inserito in un sistema che lo valorizzi il buon Ben può tornare ad essere quel fenomeno ammirato nei primi anni a Philadelphia.

Nelle giocate in pick-and-roll e sotto canestro Nic Claxton è diventato il vero perno, soprattutto in fase difensiva, risultando uno dei migliori stoppatori e rim protector della lega.

La qualità di gioco fatta vedere questa notte contro i San Antonio Spurs è stata qualcosa di impressionante, ed è valsa la dodicesima vittoria consecutiva. Già a metà terzo parziale Brooklyn aveva chiuso la pratica, lasciando così anche il tempo per far riposare adeguatamente le prime linee.

I giocatori sembrano in generale più uniti e coesi tra di loro, si cercano molto più spesso in campo, si incitano a vicenda, con quelli in panchina pronti a caricarli ed incoraggiarli. Kyrie Irving appare davvero quello che più di tutti sembra aver cambiato il proprio stile. Questa notte, con una splendida inchiodata al ferro e sprazzi di dominio puro in attacco, il numero 11 sembra finalmente essersi messo alle spalle le tante difficoltà che ha dovuto affrontare in questi ultimi anni.

E della second unit, non ne vogliamo parlare? Giocatori come TJ Warren ed Edmond Sumner, reduci da pesanti infortuni ed in cerca di riscatto, sembrano essersi inseriti a meraviglia nel sistema. Yuta Watanabe poi, che anno scorso giocava solamente in garbage time in quel di Toronto, è diventato uno dei migliori tiratori dall’arco della lega, garantendo punti e grande solidità.

In generale, con una squadra profonda e più pronta del previsto, i Nets sembrano aver tutta la qualità necessaria per arrivare al titolo. Cosa manca? Probabilmente un vero lungo d’area, capace di lottare con maggior vigore a rimbalzo e dare una dimensione diversa al gioco di squadra.

Ma se il periodo d’oro dovesse prolungarsi e la squadra mantenesse un briciolo di lucidità e continuità, questo potrebbe davvero essere l’anno buono per il grande salto. I Brooklyn Nets sono tornati, e sembrano far paura a tutti.

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