Rockets, la notte da Career High di Jalen Green
Jalen Green nella notte ha chiuso la gara contro i Timberwolves con 42 punti, 4 rimbalzi e 4 assist
Nel 2021 Jalen Green viene scelto alla seconda chiamata assoluta, dopo Cade Cunningham. I Rockets gli concedono subito tanti minuti e nella sua prima stagione NBA arriva a giocare oltre 30 minuti di media con 17 punti a partita.
Nella corsa al premio di Rookie of The Year non arriva però nemmeno sul podio: prima di lui sempre Cunningham, ma anche Evan Mobley e Scottie Barnes (rispettivamente scelti con la terza e la quarta chiamata al Draft).
Quest’anno però il ruo rendimento è cresciuto ulteriormente e Jalen Green sta viaggiando a 21.5 punti, 4.3 rimbalzi e 3.6 assist di media. Ieri ha trascinato i suoi alla vittoria contro i Wolves interrompendo una striscia di dodici sconfitte consecutive. Alla sirena avrà totalizzato anche il suo nuovo massimo in carriera: 42 punti con il 60% dal campo e 6 su 12 da dietro l’arco (solo tre giorni prima contro Charlotte ne aveva segnati 41).
Career high? Era da un po’ nella mia testa. I miei compagni di squadra e gli allenatori dipendevano da me. La vittoria era essenziale. Ne avevamo un disperato bisogno
Jalen Green
Gli manca ancora sicuramente la costanza di rendimento, ma quella ha tutto il tempo di trovarla dato che parliamo di un 2002. Qualcuno potrebbe obiettare invece che gioca in una squadra senza alcuna ambizione, dove può prendersi sostanzialmente tutti i tiri che vuole senza troppa pressione, e ciò sicuramente è vero. Bisogna ancora vederlo in un contesto più competitivo, ma diciamo che per il momento i segnali sono più che incoraggianti.