Warriors, Kerr ironizza sull’espulsione di Steph Curry
Steve Kerr reagisce allo screzio tra Jordan Poole e Steph Curry che ha portato all’espulsione del prodotto di Davidson
Nella notte appena trascorsa i Golden State Warriors hanno sconfitto i Memphis Grizzlies 122 a 120 con il game-winner a due secondi dalla fine di Jordan Poole, portandosi all’ottavo posto della Western Conference.
Quello che più è rimasto impresso della partita, tuttavia, è stata l’espulsione di Stephen Curry, la terza della sua carriera. Il numero 30, infatti, a un minuto dal termine dell’incontro ha lanciato il suo paradenti, come già era successo durante le Finals del 2016 e nel corso della stagione seguente.
Curry ha reagito in maniera stizzita in seguito alla scelta di Jordan Poole di tirare da centrocampo nonostante avesse il due volte MVP della lega accanto, libero di inventare e gestire meglio l’azione offensiva, mancando l’opportunità di allungare il vantaggio sugli avversari.
Steve Kerr, durante la conferenza stampa di fine gara, ha preferito scherzare sull’episodio.
Steph era libero di fianco a lui? Davvero? Abbiamo vinto, questo è ciò che conta
Stephen Curry
Al termine del match, i due giocatori si sono abbracciati, mettendo in luce un ambiente sereno e rivelando un clima disteso e rilassato. Il gruppo continua a essere la forza di Golden State.