NBA, Austin Rivers: “Gli highlights stanno uccidendo il basket”

Durante un intervento in un podcast, Austin Rivers non lesina duri attacchi e critiche alla highlight-culture che pervade i social e sugli effetti che ha avuto sul mondo del basket

Austin Rivers durante un'intervista

In una recente intervista rilasciata al podcast di “The Ringer”, l’attuale guardia dei Minnesota Timberwolves Austin Rivers ha duramente criticato l’etica lavorativa e il sempre minor uso e conoscenza dei fondamentali a fronte della “spettacolarità” da parte dei giocatori delle Highschool e dei college.

I piccoli dettagli e i fondamentali oggigiorno non sono più apprezzati, quasi come fossero stati dimenticati… certi giocatori non vengono pagati per quello che valgono realmente e i ragazzini apprezzano solo le statistiche e le giocate spettacolari, senza guardare all’essenza del gioco

Austin Rivers

La guardia di Minnesota continua poi la sua critica rivolgendola alla Highlight culture odierna, ovvero all’uso spropositato ed eccessivo degli highlights sui social media per creare hype. Spostando sempre di più l’attenzione mediatica sulle mirabolanti giocate d’atletismo e pura foga, allontanando così il pubblico dalla bellezza dell’uso dei fondamentali di gioco:

Quando giocavo all’high-school bisognava lavorare duro e sacrificarsi per vedere pubblicato un proprio mixtape online. Era un onore essere seguito da Ballislife e Hoopmixtape. Adesso le famiglie pagano questa gente per venire alle partite e filmare i propri figli

Austin Rivers

Nel suo intervento, il figlio di coach Doc Rivers non si è risparmiato contro nulla e nessuno, riservando anche qualche frecciatina ad alcuni freshman NBA:

Questo effetto si vede con alcuni ragazzi appena entrati nella NBA. Hanno tutto il talento del mondo ma quando arrivano bisogna insegnargli da capo alcuni concetti base

Austin Rivers

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