GSW, Kerr elogia Klay Thompson: “Ha trascinato la squadra”

L’head coach degli Warriors Steve Kerr analizza la dominante performance di Klay Thompson contro OKC

Steve Kerr su Klay Thompson

Ci si aspettava un deciso calo di rendimento con la nuova e prolungata assenza di Steph Curry, ed invece i Golden State Warriors sformano stanotte la miglior performance stagionale, chiudendo con percentuali al tiro davvero irreali (57% totale dal campo e 52% da 3).

I giovani Thunder durano un tempo, prima di crollare sotto i colpi di Klay Thompson e Jordan Poole, veri trascinatori dei Dubs. Il numero 11 è parso essere tornato quella macchina di punti che conoscevamo prima del 2019, chiudendo il match con 42 punti (di cui 27 nel primo tempo) e 12 triple realizzate.

Vedere Klay in queste condizioni fisiche ed atletiche mi fa ben sperare. Oggi, anche nei momenti di difficoltà iniziali, la sua leadership e la sua energia sono state decisive per indirizzare la partita. Caricarsi la squadra sulle spalle non è facile, e sono contento che oggi ci sia riuscito

Steve Kerr

Il parziale di 19-7 messo a segno dai Warriors dopo appena due minuti dall’inizio del terzo periodo sarà quello che metterà definitivamente in ghiaccio la partita. Ottime prestazioni sono arrivate come detto anche da Jordan Poole, reinventato come assist-man (ben 12 a referto, career-high per lui) e da JaMychal Green, che nei pochi minuti concessi ha mostrato solidità e grande freddezza al tiro.

OKC si ritrova completamente spompata in attacco, grazie ad una magistrale difesa perimetrale dei padroni di casa, e che ha costretto più volte i Thunder a prendersi tiri complicati e forzati. Inoltre pare evidente che, quando Shai Gilgeous-Alexander non è in forma, tutto il resto del team non riesce ugualmente ad incidere. Il canadese ha chiuso con appena 20 punti, trovando pochi spazi in attacco, chiuso magistralmente dal duo Wiggins-Green.

Proprio l’ottima performance di squadra in entrambi i fronti ha consentito a Golden State di arrivare in garbage time sin dall’inizio dell’ultimo parziale. C’è stato dunque anche il tempo per rivedere in campo persino James Wiseman e Moses Moody, al centro in queste settimane di numerosi rumors di mercato.

Ottima reazione dunque per gli uomini della baia, attesi adesso da quattro scontri decisivi per i destini della propria stagione. Tra due giorni la trasferta di Portland, contro dei Blazers ormai in caduta libera, sarà un importante test per capire quanto i Dubs siano dipendenti o meno da Steph Curry.

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