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Nets, il futuro è già in casa e si chiama Cam Thomas

Con la terza gara da oltre 40 punti in 5 giorni, i Brooklyn Nets sembrano aver ormai individuato in Cam Thomas il proprio pupillo

Se l’addio di Kyrie Irving poteva lasciare un vuoto incolmabile nel back-court dei Nets, le prestazioni degli ultimi giorni di Cam Thomas, promosso nel quintetto titolare, hanno fatto ricredere gran parte di noi appassionati NBA e gli ha permesso di guadagnarsi i complimenti di una leggenda NBA come Shaquille O’Neal.

Parliamo di un ragazzo di 21 anni, è vero, ma con un potenziale futuro ed un talento realizzativo da far paura. Probabilmente non sarà sufficiente per Brooklyn per vincere subito, ma aver trovato un ragazzo talentuoso pescato quasi casualmente nel Draft 2021 alla numero 27, può lasciare uno spiraglio di luce dopo i disastri di queste ultime 2 stagioni.

Ci voleva solo la partenza di Kyrie Irving per consacrare Thomas, che è passato da 4 ad oltre 10 punti di media in stagione, con oltre il 47% totale dal campo. Anche se manca l’esperienza in post-season, la sua giovane età e la voglia di migliorarsi costantemente potrebbero giovare non poco al prodotto di LSU.

Al suo secondo anno in NBA, e con uno stipendio da poco più di 2 milioni di dollari, la giovane guardia può giocare ancora senza pressioni addosso fino alla scadenza del suo contratto da rookie. L’essere venuto fuori così presto si è rivelato dunque un fattore di straordinaria importanza. Suggerirei dunque ai Nets di non cedere alle tentazioni di arrivare ad una guardia più esperta e di evitare di coinvolgere Thomas in eventuali scambi.

Il numero 24 è il più giovane giocatore nella storia (insieme ad Allen Iverson) a registrare tre partite consecutive con più di 40 punti a referto prima dei 21 anni, e tra l’altro contro due difese molto solide e collaudate come quelle dei Clippers e dei Suns. Invece contro Washington, quando Brooklyn sembrava già condannata alla sconfitta, il suo estro e le sue triple hanno contribuito alla straordinaria rimonta e alla vittoria finale.

Si vede dunque la luce in casa Nets, che, dopo aver investito tempo e denaro su James Harden e Kyrie Irving, non si erano accorti che la point guard del futuro ce l’avevano già in casa, ma era rimasta decisamente troppo in ombra.

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