NBA Draft Preview, 2° posto: James Wiseman

Solo 3 partite al college per il prodotto dei Tigers, che però sono bastate per renderlo il secondo prospetto del Mock Draft

James Wiseman

Il suo nome è sulla bocca di tutti da prima che entrasse al college, corteggiato di continuo dalla ex-stella NBA Penny Hardaway, colui che si è scoperto aver offerto dei soldi alla famiglia Wiseman per accettare la borsa di studio dei Tigers. Aspettative alte e un fisico già pronto per la NBA, ecco la preview sulla seconda scelta del nostro Draft.

Destinazione: Golden State Warriors

Ha giocato solamente 3 partite al college, poi la sospensione per 12 partite e il conseguente abbandono all’ateneo. James Wiseman si è conquistato i favori degli scout e si è piazzato fin da subito tra le prime scelte della lottery del 2020. L’obiettivo è quello di non deludere e attirarsi meno critiche possibili, scacciando via l’ipotesi di essere un “bust”.

Diventare compagno di squadra degli Splash Brothers non è cosa da tutti i giorni, se aggiungiamo il fatto che potrebbe essere il fit perfetto per il quintetto degli Warriors, il prodotto di Memphis ha davanti un futuro roseo, ricco di successi al fianco di chi, dal 2015, sta riscrivendo la storia della pallacanestro.

Punti di forza

Equilibrio e controllo del corpo invidiabile per chi misura 216 centimetri e ha quasi 2 metri e 30 di apertura alare. Occupa tutta l’area solamente con la sua presenza ed è un atleta eccezionale, in grado di saltare ad altezze vertiginose ed esplodere la sua potenza a canestro e a rimbalzo. Un muro invalicabile negli uno contro uno grazie alla facilità di protezione del proprio canestro.

Agile nel gioco in post e da rollante nel pick and roll con il compagno, è rapido nello scivolamento e ha una facilità estrema nel controllare il suo corpo nonostante le lunghe leve. Sa creare gioco dal palleggio ed è uno dei migliori lunghi in circolazione per ball handling. Leggero come una piuma nel rilascio dei floater, abile nello spacing e con il movimento di piedi è in grado di costruirsi un tiro affidabile dalla distanza.

L’impatto in difesa è sensazionale. Arriva ovunque con le braccia, legge in anticipo i movimenti avversari e li batte in tempismo e velocità. Nella sua metà campo, soprattutto nel pitturato, è il terrore degli attaccanti, che vengono affrontati con la massima intensità. L’elevata mobilità di Wiseman non lascia scampo al diretto attaccante, rincorso e contestato anche lungo il perimetro.

Punti deboli

Deve imparare a gestire la sua foga agonistica, perché sebbene siano indubbie le sue capacità in difesa, come difensore risulta parecchio impulsivo, eccedendo con il numero di falli commessi. Non uno dei migliori nelle marcature sul pick and roll avversario. Necessita di affinare la gestione della palla in transizione.

Spaesato in determinate situazioni d’attacco, ha lavorato di più nel migliorare le sue capacità dal perimetro rispetto ad eccellere nel pitturato avversario. Il suo rilascio è prolungato e lento, non si può considerare il numero uno nelle entrate in virata e deve assolutamente lavorare sui tiri liberi, dove la tecnica e le percentuali fanno riflettere sulle sue abilità al tiro.

Non ha convinto al 100% gli scout in termini di efficienza offensiva, rimbalzo e impatto in difesa in rapporto al fisico di cui è dotato. A volte sembra mancare di sicurezza nei propri mezzi e altre sembra possedere troppa confidenza in mezzi che gli mancano. Le poche gare al college potrebbero aver influito sull’approccio alla partita e sull’atteggiamento da tenere in campo.

Conclusione

Non importa che venga scelto con la 1, la 2 o la 3, James Wiseman è un giocatore a cui affidare una franchigia, un centro old school che ha imparato ad adattarsi a ciò che chiede la NBA nel 2020. Un contesto come Golden State calzerebbe a pennello per colmare le sue lacune e darebbe alla baia un lungo come non se ne vedevano da anni. Deve crescere come giocatore e come uomo o Steve Kerr non ci penserà due volte a trovare di meglio e fargli scaldare la panchina.


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